A poco più di una settimana dal lancio ufficiale di Apple TV+, la piattaforma di streaming di Apple, arriva un cambio ai vertici. Secondo quanto riportato da Deadline e da 9to5Mac, Kim Rozenfeld avrebbe lasciato il suo ruolo alla guida della programmazione del servizio, per assumere invece compiti più creativi. Al momento non sono note le ragioni di Cupertino, né si avvertono problematiche di sorta: sebbene il numero di abbonati non sia stato reso noto dalla società californiana, indiscrezioni parlano di “milioni” di utenti e di un tasso di gradimento mediamente alto per le produzioni targate mela morsicata.
Kim Rozenfeld è stato uno dei primi acquisti di Apple per la creazione del suo servizio di streaming: è giunto in quel di Cupertino nel 2017, poco prima dell’arrivo di Zack Van Amburg e Jamie Erlicht. Secondo quanto riferito dalle testate a stelle e strisce, l’esperto avrebbe lasciato il suo ruolo dirigenziale nel controllo delle produzioni “scripted/unscripted” targate mela morsicata, intenzionato ad assumere invece una posizione più creativa. Al momento, non è chiaro se la collaborazione con Apple proseguirà in qualità di dipendente o di consulente esterno, considerato come Rozenfeld già disponga di una propria società – la Half Full Productions – per la produzione di contenuti dedicati al mercato dell’intrattenimento.
Il ruolo rimasto vacante verrà assunto da Matt Cherniss, già a capo delle produzioni scripted per Apple, mentre Molly Thompson continuerà a gestire la divisione di film e documentari.
Nonostante la notizia abbia abbia spinto molte testate in singolari analisi sulla salute di Apple TV+, in realtà non si avvertono all’orizzonti premature crisi o cambi di rotta per Cupertino. La società ha infatti già deciso di rinnovare quattro serie alla seconda stagione – “The Morning Show”, “For All Mankind”, “Dickinson” e “See” – mentre le recensioni da parte del pubblico sui portali specializzati, come Rotten Tomatoes, sono medio-alte. Le maggiori critiche al momento giungono per il numero esiguo di produzioni, almeno rispetto ai principali competitor, e per un’applicazione forse confusionaria, considerando come mescoli contenuti Apple TV+ ai più comuni titoli in acquisto singolo da Apple. Fattori, comunque, facilmente risolvibili con futuri aggiornamenti.