Apple TV+ non ha avuto un lancio semplice, vista la grande concorrenza in un mercato streaming dominato da Netflix. Tra l’altro, il lancio di Disney+ e il catalogo di Amazon Prime Video che migliora a vista d’occhio non hanno certo aiutato la società della “mela morsicata”. E ora, la regista Francesca Gregorini ha citato in giudizio Apple e M. Night Shyamalan per aver presumibilmente copiato la trama del suo film del 2013 La verità su Emanuel nella serie thriller Servant.
Lo show disponibile sulla piattaforma condivide elementi della sceneggiatura con il film indipendente della Gregorini, tra cui una “devozione reciproca quasi irrazionale” tra una madre e la sua tata in seguito alla perdita del figlio, così come un bambolotto che viene trattato come fosse un bambino vero per superare il trauma. La regista ha affermato che Shyamalan avrebbe semplicemente preso la premessa del suo film per porla su schermo attraverso un’ottica maschile, con uomini che guardano dall’alto in basso i problemi di salute mentale di una donna e discutono del fascino erotico della tata. Shyamalan, il creatore della serie Tony Basgallop e Apple hanno “negato” quanto denunciato dalla Gregorini, e la società di Cupertino ha rifiutato di commentare la vicenda.
Questo genere di controversie non sono certo nuove ed è difficile dire se la causa possa avere esito positivo o meno. Di certo non è la prima volta che Shyamalan affronta un problema del genere: gli è già successo con The Village, accusato di aver copiato il romanzo Running Out of Time di Margaret Peterson Haddix. Francesca Gregorini potrebbe dover dimostrare che le somiglianze della trama sono troppo evidenti per essere una coincidenza.