Brandon Dean Slack, David Robbins Falkenburg e Reese T. Cutler. Dietro questi tre nomi si cela un brevetto che l’USPTO attribuisce ad Apple e che, depositato nel Settembre del 2008, può ora conferire al gruppo una nuova potenzialità pronta a sprigionare utilità tanto sull’iPhone quanto sull’iPad, trasformando entrambi in sistemi remoti per le presentazioni.
Non sempre quanto brevettato trova applicazione e non sempre ciò che trova applicazione raccoglie anche il successo auspicato. Il brevetto 20100060803, però, sembra presentarsi come una applicazione aggiuntiva che potrebbe trovare facile ed immediata collocazione. Occorre infatti immaginarsi tanto l’iPhone quanto l’iPad come sistemi in grado di controllare da remoto un device esterno e, tramite quest’ultimo, permettere una proiezione al di fuori dello schermo utilizzato direttamente sul device. Così facendo, ad esempio, è possibile proiettare una presentazione usando iWork su iPad, ove quest’ultimo rimane nelle mani del protagonista della presentazione mentre la proiezione è il risultato finale che giunge alla platea.
La descrizione del concetto brevettato è, come sempre, estremamente vasta, ma la linea generale configura un sistema in grado di permettere il pieno controllo remoto di un sistema terzo al dispositivo, offrendo possibilità nel calibrare l’immagine, trasmetterla, proiettarla, regolarne le caratteristiche. Il tutto tramite semplice prossimità tra i due dispositivi.
Sul solco di questa ipotesi ci si potrebbe immaginare un giorno Steve Jobs presentare il proprio keynote con un iPad in mano per controllare direttamente l’evolversi delle slide, dei filmati e delle comunicazioni previste. In passato erano emerse anche speculazioni relative alla possibile inclusione di un microproiettore all’interno dei dispositivi mobile, ma la cosa non ha in seguito trovato conferme. Al tempo stesso Macworld segnala ora un precedente rumor che vedeva la Foxlink pronta a produrre microproiettori per dispositivi Apple, Nokia e Samsung, qualcosa che ora Apple potrebbe bypassare attraverso un brevetto ed un controllo remoto.
Certi brevetti sono utili soprattutto a generare sogni. Ma i sogni prendono forma sulle pulsioni, e quella alla base del brevetto 20100060803 sembra essere legata all’evoluzione dello strumento mobile verso un elemento pronto a portare la propria utilità anche al di fuori degli stringenti limiti dello schermo a disposizione. L’interazione tra un iPad ed un proiettore è soltanto una delle applicazioni possibili, ma è un indizio chiaro del modo in cui la realtà mobile potrebbe un domani prendere forma.