Il ritmo frenetico con cui Apple riesce a vendere iPad ha semplicemente dell’incredibile. Secondo l’analista Mike Abramsky di RBC Capital Markets, si parla di qualcosa come 200.000 tablet piazzati ogni settimana. Ritmi che tallonano strettamente l’ottimo andamento dell’iPhone 3GS e che, soprattutto, scalzano le vendite dei cari vecchi Mac.
La domanda è tale che Apple semplicemente non riesce a soddisfarla tutta in tempi rapidissimi. Anche negli USA, per esempio, molti Apple Store e BestBuy hanno esaurito le scorte di iPad, mentre in alcuni altri sono rimasti soltanto modelli WiFi: in generale, non capita di rado di doversi affidare alle liste di prenotazione. Abramsky afferma:
I controlli indicano che le vendite USA di iPad rimangono sostenute anche dopo il lancio, catalizzate dalla crescente visibilità dell’esperienza utente del dispositivo, sostenute dal marketing di PR e passaparola, e dall’ampliamento dei contenuti/applicazioni per iPad. Crediamo che Apple stia venendo 200.000 iPad a settimana, cioè più dei Mac (stimati per 110.000/settimana) e appena un filo al di sotto del primo trimestre fiscale relativo all’iPhone 3GS (246.000/settimana).
Anche grazie al successo a livello internazionale (le prenotazioni sono decine di migliaia in ognuno dei paesi in cui avverrà a breve il lancio, compreso il nostro), sono state riviste al rialzo le stime sui risultati globali di iPad per il 2010, che passano da 5 a ben 8 milioni di gingilli venduti. Più cauti invece Sacconaghi della Bernstein e Huberty della Morgan Stanley, secondo cui invece 5 e 6 milioni restano rispettivamente un obiettivo più plausibile.
La buona notizia, comunque, è che dai numeri di NPD si evince che iPad non stia affatto cannibalizzando le vendite dei Mac come temuto, mentre in minima parte ha scalfito quelle dell’iPod touch. Maggiori dettagli, comunque, saranno disponibili subito dopo il lancio nel resto del mondo.