Apple ha evidentemente intenzione di migliorare il proprio servizio di navigazione – ampiamente criticato dati i continui e grossolani errori delle mappe di iOS 6 – con delle novità più funzionali. Emerge infatti un brevetto per un sistema di navigazione in stile Waze, la nota applicazione sul traffico stradale completata dalle informazioni in real time dagli utenti.
Intitolato “User-specified route rating and alerts”, ovvero “valutazione e avvisi stradali specificati dall’utente”, il brevetto specifica una modalità di navigazione GPS per iPhone e iPad dove sono gli stessi utilizzatori a segnalare informazioni utili sul traffico: improvvise deviazioni, incidenti, code e via dicendo.
Funzioni già viste proprio in Waze, società recentemente acquisita da Google, a cui si aggiunge un sistema particolare di rating: ogni utente potrà assegnare un punteggio alla strada percorsa, un elaboratore centrale ne elaborerà quindi la qualità di transito e segnalerà automaticamente agli altri guidatori percorsi alternativi migliori. Oltre al rating “a stelline”, sarà quindi compresa la possibilità di inglobare le ragioni della propria votazione, come la presenza di troppi semafori, l’assenza di aree di sosta, limitazioni troppo rigide della velocità e così via.
Vi sono poi seconde feature, come la possibilità di tratteggiare un tragitto a seconda delle proprie preferenze di guida – selezionati i punti di partenza e arrivo, ad esempio, il guidatore può optare per il percorso più veloce o quello panoramico – o filtrare gli avvisi in base al proprio gradimento. Inoltre, è possibile anche definire la distanza minima affinché le informazioni improvvise vengano visualizzate a schermo: esemplificando, l’utilizzatore può scegliere di essere avvisato di tutti gli incidenti nel raggio di 5 chilometri, ma di escludere quelli dal sesto in poi.
Non è dato sapere, così come per tutti i brevetti targati Apple che settimanalmente emergono dall’US Patent And Trademark Office, se il sistema verrà davvero implementato su iOS. La prima presentazione della domanda di brevetto risale infatti al 2011, ma la Mela non l’ha sfruttata per iOS 6 né per l’imminente iOS 7.