Apple vince, ma la guerra dei cloni continua

Psystar ha violato alcuni copyright di Apple e il DMCA attraverso la vendita di Mac OsX sui propri sistemi. Le conclusioni del giudice chiamato a esprimersi sulla vicenda segnano un duro colpo per Psystar, che però non abbandona la guerra dei cloni
Apple vince, ma la guerra dei cloni continua
Psystar ha violato alcuni copyright di Apple e il DMCA attraverso la vendita di Mac OsX sui propri sistemi. Le conclusioni del giudice chiamato a esprimersi sulla vicenda segnano un duro colpo per Psystar, che però non abbandona la guerra dei cloni

Fornendo il sistema operativo Mac OsX sui propri computer, Psystar ha violato alcuni copyright di proprietà Apple e non ha rispettato il Digital Millennium Copyright Act. Sono queste le prime conclusioni formulate dal giudice William Alsup della Corte Distrettuale statunitense chiamata ad analizzare il complesso caso giuridico che coinvolge la società di Cupertino e l’azienda della Florida divenuta celebre grazie alla vendita dei “cloni” della mela. Il parere fornito dal magistrato potrebbe condizionare i prossimi sviluppi della querelle legale.

«Psystar ha violato il diritto esclusivo di Apple di creare opere derivanti da Mac OsX. Nello specifico, Psystar ha realizzato tre modifiche: sostituzione del bootloader di Mac OsX con un bootloader differente per consentire a una copia non autorizzata di Mac OsX di funzionare sui computer Psystar; disattivazione e rimozione delle estensioni dei file legati al kernel di Apple; aggiunta di estensioni al kernel non legate ad Apple» si legge nelle considerazioni sul caso fornite da Alsup.

Il giudice ha inoltre respinto una mozione di Psystar formulata alcuni mesi fa e tesa a dimostrare un utilizzo non appropriato del copyright da parte di Apple. Secondo la società dei cloni, Cupertino avrebbe rivendicato più diritti del dovuto sul proprio sistema operativo per impedire alla concorrenza di realizzare soluzioni alternative ai Mac. Una tesi non avallata da Alsup, che ha sottolineato come l’End User License Agreement (EULA) di Apple sia legittimamente orientato alla protezione del software realizzato dalla società della mela contro eventuali modifiche non autorizzate.

Le conclusioni da poco fornite segnano un nuovo importante capitolo nella querelle legale tra Apple e Psystar, ma non costituiscono un epilogo per la vicenda. Il campo dovrà essere sgombrato dalle altre accuse ancora pendenti come violazione dei trademark e condotta lesiva della libera concorrenza nel dinamico comparto dell’informatica. Una prossima audizione sul caso sarà tenuta tra circa un mese, il prossimo 14 dicembre, e potrà fornire ulteriori elementi in attesa del processo, che dovrebbe iniziare entro la fine del mese di gennaio 2010, salvo cambiamenti di programma.

Nel frattempo, Psystar non sembra essere determinata a demordere. Sul sito web della società sono ancora disponibili i computer della discordia equipaggiati con Snow Leopard. I PC sono in vendita a un prezzo che oscilla tra i 600 dollari e i 1.500 dollari a seconda della configurazione prescelta e supportano anche i sistemi operativi Windows e Linux. La guerra dei cloni non è ancora finita.

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