A tutti gli azionisti che chiedevano uno Split delle azioni, Jobs, nell’ultimo incontro, ha risposto che non si cambierà rotta e che si seguirà l’esempio di Google, lasciando lievitare le azioni.
Jobs ha poi replicato a questioni di impronta eminentemente finanziaria. Ad un socio che gli chiedeva informazioni sulla possibilità di uno stock split (la concessione di due azioni al posto di una, ma a metà del prezzo originario), Jobs ha risposto riferendosi a Google e Berkshire-Hathaway, due società che non hanno attuato lo stock split nonostante il valore altissimo delle loro singole azioni.
La differenza fra l’effettuare lo split o meno consiste nel prezzo d’entrata per l’acquisto di azioni Apple. Con lo split si sarebbe potuto comprare azioni a un prezzo basso; senza split, il prezzo principale si attesta su cifre intorno ai 100 Dollari o poco più.
Intanto nella settimana scorsa Apple (AAPL) ha toccato un nuovo record: 110 Dollari per Azione. Ormai sono varie sedute che il titolo continua a salire. Anche in virtù degli ottimi risultati finanziari.
L’attuale prezzo, peraltro, è lontano dal target stabilito da molti analisti che vedrebbero il titolo salire fino a quota 130 Dollari.
Nonostante da gennaio ad oggi Apple non ha rilasciato nuovi prodotti ma bensì annunciato il ritardo di Leopard, colpisce il continuo aumento del titolo. L’aumento attualmente è trainato dagli ottimi risultati finanziari, dall’iPhone (anche se uscirà a giugno) e dalla lettera di risposta da parte di Jobs a GreenPeace.
Analizzando i dati si può scorgere come i margini di crescita siano più ampi del previsto.
Ora non resta che aspettare l’uscita di iPhone, Leopard e dei nuovi prodotti che arriveranno da qui a San Francisco. Se essi rispetteranno le attese AAPL potrà andare ben oltre i 130 Dollari.
Quando la Borsa reagisce così bene è un buon segno per l’azienda. L’importante è rispettare le attese, seppur complesse, ed Apple fino a oggi l’ha fatto.