Qualche tempo fa la notizia era balzata su tutte le testate di settore: Apple aveva finalmente battuto Microsoft, confermandosi come l’azienda più virtuosa degli Stati Uniti. Redmond, tuttavia, non è rimasta con le mani in mano e ha lavorato faticosamente per riconquistarsi quel primo posto del podio che, come Steve Ballmer ha recentemente affermato, gli spetterebbe di diritto.
La rincorsa non ha ancora raggiunto il proprio termine ma, nel frattempo, un segnale importante arriva dagli analisti di borsa: le azioni di Microsoft sarebbero le più consigliate dai principali consiglieri del mercato.
La domanda sorge spontanea: se Cupertino è attualmente l’azienda più virtuosa, perché gli esperti di borsa consigliano l’acquisto di stock della concorrenza? La risposta è abbastanza scontata: Microsoft può contare su un monopolio di fatto, capace di resistere agli scossoni di mercato vista la diffusione del proprio sistema operativo, mentre la permanenza di Apple al primo posto delle aziende USA è tutt’altro che certa.
Stabilità contro innovazione: è questo il trade-off fra le due aziende. Microsoft punta sul mantenimento dei propri margini, proponendo soluzioni discretamente innovative ma forti del loro utilizzo globale. Apple, invece, è solita puntare sulla novità, cercando di proporre strumenti sempre nuovi per stupire consumatori e investitori. Redmond, quindi, si configura come un mercato praticamente certo, anche quando un prodotto non è accolto calorosamente dal pubblico: esso verrà semplicemente imposto agli utenti, magari tramite accordi OEM.
Sembra plausibile, in un periodo turbolento per la finanza mondiale, che gli esperti di borsa consiglino un’azienda a bassissimo rischio. Allo stesso tempo, però, investire su Apple potrebbe portare a più alte soddisfazioni: negli ultimi sei mesi il prezzo delle azioni, e i conseguenti guadagni, hanno toccato più volte il loro massimo.