Nuovo atto nella diatriba giudiziaria che vede coinvolti Apple e Samsung, due delle più importanti realtà del panorama tecnologico mondiale, intente a fronteggiarsi in una battaglia combattuta a suon di brevetti e presunte violazioni di proprietà intellettuali. L’ultima notizia in merito giunge dall’estremo oriente e riguarda la decisione presa dal gruppo coreano di rivedere, almeno in parte, le proprie accuse nei confronti di Cupertino.
Samsung non getta la spugna, va precisato, ma intende adottare un approccio differente per affrontare la mela morsicata nelle aule di tribunale. Soltanto nei giorni scorsi, infatti, il gruppo aveva chiesto all’ITC (International Trade Commission) di imporre lo stop all’importazione dei dispositivi iOS. Una pretesa da molti ritenuta fin da subito eccessiva, che se accolta avrebbe messo in forte difficoltà il business di Cupertino, così come non aveva trovato riscontro positivo la domanda di poter consultare in anteprima la documentazione relativa ai progetti iPhone 5 e iPad 3.
La vicenda sembra dunque ancora molto lontana dal volgere a una conclusione. I longevi rapporti di fornitura per le componenti che ormai da anni legano Apple e Samsung non sono sufficienti per far giungere le due parti a un accordo, in modo simile a quanto successo di recente con Nokia. La battaglia legale, scoppiata nell’aprile scorso, non solo vede contrapposte due aziende, ma anche le rispettive piattaforme: iOS contro Android, iPhone e iPad da una parte, la linea Galaxy dall’altra.
Resta da capire in che modo evolverà la situazione e se porterà una delle due società ad avvantaggiarsi sulla concorrenza, oppure se questo reciproco mettersi i bastoni fra le ruote non finirà con il favorire la crescita di piattaforme e device alternativi, che al momento si vedono costretti a racimolare ciò che avanza di un mercato quasi monopolizzato da Apple e dai produttori che hanno sposato la filosofia del sistema operativo marchiato Google.