Quello raffigurato nell’immagine di apertura è il Samsung Galaxy Tab 10.1N, dispositivo messo a punto dal produttore sudcoreano appositamente per il territorio tedesco, al fine di evitare il blocco alla distribuzione imposto con la causa che ha fermato il Galaxy Tab 10.1 originale. Le modifiche apportate però non bastano secondo Apple, che è tornata alla carica trascinando di nuovo Samsung in tribunale con nuove accuse riguardanti presunte violazioni di brevetti.
Questa volta, stando alla tesi di Bloomberg, difficilmente la mela morsicata riuscirà a spuntarla. La stessa corte che ha ufficializzato la messa al bando del modello 10.1 in Germania ha infatti già dichiarato all’esordio del 10.1N che non ci sarebbero gli estremi per riscontrare una nuova infrazione delle normative europee sulla tutela della proprietà intellettuale. Ma non è tutto, perché a quello che sembra fin da ora rappresentare un tentativo a vuoto, Apple affianca cause legali anche per una decina di smartphone: tra questi Galaxy S Plus, Galaxy S II e il più recente Galaxy Ace Plus.
Samsung sembra però aver fatto proprio il vecchio adagio secondo cui la miglior difesa è l’attacco. Infatti, la società asiatica non si è questa volta limitata ad accogliere le accuse, ma ha presentato a sua volta una richiesta negli Stati Uniti, per far sì che venga fatta luce sulla partnership tra Apple e Qualcomm. Compito del giudice sarà entrare in possesso della documentazione necessaria ad accertare che l’impiego del chip Qualcomm MDM6610 nei dispositivi iOS non violi alcuni brevetti depositati da Samsung, e che l’accordo tra le parti non presenti risvolti anticoncorrenziali.
Apple e Samsung, un tempo unite esclusivamente da un solido legame per la fornitura di componenti da integrare nei prodotti di Cupertino (che prosegue ancora oggi), dall’aprile scorso danno vita a una battaglia legale senza precedenti nel panorama hi-tech, a quanto pare destinata a protrarsi ancora per lungo tempo.