Di fronte a Hulu c’è chi fa un passo indietro (Microsoft) e chi ne fa uno avanti (Apple). La prima, infatti, nei giorni passati avrebbe rinunciato ad una mossa ufficiale per l’acquisizione del gruppo; la seconda, invece, proprio in queste ore avrebbe avviato i primi contatti per valutare la possibilità di una offerta.
L’interesse Apple sarebbe stato svelato da un responsabile vicino alle trattative, la cui identità rimane però ovviamente ignota. L’azienda di Steve Jobs si sarebbe mossa in questa direzione forte di un avanzo di cassa estremamente solido e con tutte le intenzioni di muoversi sul mercato video con maggior incisività rispetto al passato. Hulu da parte sua può offrire un brand importante, accordi di distribuzione già stipulati, esclusive quinquennali di prestigio e l’ambizione di diventare un elemento forte su un mercato che ad oggi vede in Netflix il suo attore principale.
Apple potrebbe sfruttare Hulu per estendere l’offerta oggi propria di iTunes, imponendo con la forza il proprio marchio e cercando così di costruire un ecosistema di distribuzione più complesso ed organico.
In passato Apple ha aperto il borsellino molto di rado, preferendo lo sviluppo all’acquisizione. In questo caso la scelta potrebbe essere dettata dall’urgenza di una nuova crescita e dalla necessità di agire prima che altri grandi nomi si facciano avanti o che l’IPO prevista venga formalizzata. L’attuale proprietà Hulu (Comcast, Disney, News Corp, NBC Universal) del resto non ha fatto mistero della volontà di monetizzare gli asset a disposizione, dunque il momento è buono per coloro i quali intendono mettere le mani sul servizio.
76 i miliardi di dollari nelle casse di Cupertino. 2 miliardi circa il prezzo ipotizzabile per acquisire Hulu. I primi contatti sono stati avviati, le parti stanno mettendo in tavola le prime rispettive proposte.