Tutto è pronto per l’arrivo nei negozi di Apple Watch: dal prossimo 24 aprile, in alcune selezionate nazioni del mondo, l’orologio intelligente di Cupertino sarà acquistabile. Sebbene il primo pezzo non sia ancora stato venduto, già si parla della seconda versione: secondo alcune indiscrezioni, al momento del tutto preliminari, Apple Watch 2 potrebbe addirittura arrivare entro la fine dell’anno.
A ipotizzarlo è l’analista Timothy Arcuri di Cowen & Co, una voce normalmente affidabile sull’universo Apple date anche le previsioni rivelatesi veritiere sull’attuale generazione degli smartwatch targati mela morsicata. In una nota per gli investitori, l’esperto avrebbe ipotizzato un lancio del secondo Apple Watch entro la fine dell’anno. La principale peculiarità? La possibilità di utilizzo standalone, anche in assenza di un iPhone abbinato.
Per quanto affascinante, la previsione potrebbe risultare forse avventata rispetto ai piani di vendita di Apple. Con un device disponibile dalla fine di aprile, Apple rischia di non avere mercato per una seconda versione immediatamente successiva, poiché difficilmente gli acquirenti che sceglieranno Apple Watch in primavera saranno disposti a comprarne un nuovo modello a ridosso con l’inverno. Inoltre, la possibilità che lo smartwatch funzioni completamente in modalità standalone rimane remota, anche perché il ridotto spazio sotto la scocca teoricamente non permette di ospitare elementi essenziali come la componentistica LTE per abilitare chiamate telefoniche. Ben più meritevole d’attenzione, invece, è l’anteprima sulle forniture: sembra che Apple sia pronta a ordini esclusivi diretti a Samsung per i pannelli OLED del dispositivo.
Quel che appare più probabile, in realtà, è l’arrivo di nuove funzioni software il prossimo inverno, dopo la prima fase di sperimentazione e rodaggio anche in accordo con gli sviluppatori di terze parti. È verosimile ritenere che Cupertino abbia in serbo nuove sorprese per il suo hardware da polso, da abilitare con un successivo aggiornamento software o estendendo le funzioni della companion app già distribuita con iOS 8.2. Molto, inoltre, dipenderà anche dalle caratteristiche di iPhone 6S, uno smartphone che potrebbe indirettamente abilitare nuove peculiarità per l’orologio targato mela.