La terza generazione degli Apple Watch, gli orologi intelligenti di Cupertino, è ormai in dirittura d’arrivo: molte le novità attese per gli utenti, soprattutto sul fronte delle funzioni, mentre il design potrebbe rimanere simile alle precedenti edizioni. Fra le tante innovazioni, la possibile compatibilità con la connettività LTE, un fatto che renderebbe lo smartwatch completamente indipendente da iPhone. Una mossa strategica, quella di Apple, che porterà forse a un grande incremento delle vendite per il prossimo anno: è quanto sostiene DigiTimes, nell’analizzare i movimenti dei produttori asiatici, stimando un aumento del 30% della distribuzione nel corso del 2018.
Apple Watch è certamente lo smartphone più venduto di sempre, tuttavia le mire espansionistiche di Cupertino sono state sempre limitate dalla necessità, per il corretto funzionamento del device, di abbinamento con un iPhone. In questo modo non solo sono stati esclusi gli utenti in possesso di uno smartphone di altri produttori, ma anche chi preferisce altri dispositivi Apple, come Mac e iPad. La possibile introduzione di un modello LTE, per la generazione Apple Watch Series 3, potrebbe tuttavia modificarne lo scenario: risultando completamente indipendente sul fronte della connettività, lo smartwatch potrà essere impiegato in modalità standalone.
Secondo quanto reso noto da DigiTimes, questa novità potrebbe incrementarne sensibilmente le vendite. Sulla base dei movimenti e dei ritmi di produzione rilevati tra i partner asiatici di Cupertino, la testata stima 15 milioni di esemplari venduti entro la fine del 2017, con altri 20 milioni nel corso del 2018. Un incremento di circa il 30% rispetto agli attuali ritmi di produzione, sebbene Apple non abbia mai svelato con grande dettaglio cifre relative alle performance dei suoi device wearable.
Nel mentre, in base a un recente report di Strategy Analytics, il gruppo di Cupertino pare abbia già piazzato 30 milioni di Apple Watch sul mercato dal lancio nel 2015, per una cifra che potrebbe salire a 50 milioni entro gennaio del 2019.