In futuro Apple Watch sarà in grado di monitorare i livelli di glucosio nel sangue, ma una simile funzione non sarà disponibile prima di qualche anno. È quanto rivela una fonte, rimasta anonima, al New York Times: ci vorrà del tempo affinché Cupertino riesca a sviluppare una tecnologia che, oltre a essere affidabile, non sia invasiva.
Della possibilità Apple Watch incorpori un rilevatore di glucosio si discute da parecchi anni, praticamente dal rilascio della prima versione dello smartwatch nel 2015. I limiti tecnologici a un simile progetto sono molti e, non ultimo, al momento non sarebbe possibile garantire una sufficiente affidabilità. Secondo quanto riportato dal New York Times, tuttavia, Apple starebbe continuando la ricerca in questo campo, per giungere a una definizione finale entro pochi anni.
La testata rivela come l’idea di un rilevatore di glucosio sia nata da Steve Jobs: negli ultimi mesi di vita, infatti, pare che l’iCEO abbia investito sullo studio di un device non invasivo, poiché scocciato dalla necessità di bucherellare le dita ogni giorno pur di ottenere un’analisi degli zuccheri nel sangue. Qualche tempo fa è emersa la possibilità del controllo della luminescenza della pelle, tramite una speciale fonte d’illuminazione, in grado di stabilire con relativa certezza il tasso di glucosio nel sangue. Tuttavia, trattandosi di una tecnologia molto complicata, quest’ultima non ha fatto la sua apparizione su Apple Watch, poiché ne avrebbe sensibilmente modificato le dimensioni e la durata della batteria.
Apple non vi avrebbe però rinunciato e, tutt’oggi, starebbe lavorando su tecniche di miniaturizzazione tali da poter implementare la feature anche in device molto piccoli. Tra l’effettivo sviluppo, l’approvazione da parte della FDA, nonché l’approdo agli utenti finali, potrebbero però passare ancora molti anni. Nel frattempo, sembra essere confermata l’inclusione, nella quarta generazione di Apple Watch, di uno strumento per eseguire un cardiogramma nell’arco delle 24 ore.