A poche settimane dall’avvio delle vendite di Apple Watch, è certamente interessante sondare il polso del pubblico. Quali categorie di consumatori potrà conquistare l’orologio intelligente di Cupertino? Una prima indicazione arriva dagli Stati Uniti: il 40% degli attuali utenti iPhone avrebbe preso in considerazione l’acquisto del dispositivo. Le dichiarazioni d’intenti andranno di pari passo con le compere effettive?
A raccogliere questo primo dato è uno studio condotto da Ipsos per Reuters. La società ha intervistato 2.469 utenti statunitensi d’età superiore ai 18 anni, tra il 9 marzo e il 17 dello stesso mese. Di tutta la popolazione campione, il 24% ha espresso un interesse nel possibile acquisto di Apple Watch, di cui un 10% si è espresso in modo esplicitamente favorevole. Se rapportati sull’intera popolazione a stelle e strisce, si tratterebbe di un bacino di circa il 2.2%. In relazione ai soli utenti iPhone, 788 utenti del campione, il 39% ammette di voler compare il dispositivo, con un intervallo di credibilità del 4%.
Non è però tutto: oltre alle intenzioni degli utenti, sono state analizzate anche le discussioni online sul dispositivo, in particolare sulle piattaforme social Twitter e Facebook. Il picco sull’argomento si è raggiunto il 9 marzo, una data concomitante con l’evento Apple. Nella settimana successiva, le opinioni sono state per il 15% positive e per il 5% negative, mentre il restante è rimasto neutrale.
Discussions about the watch have flooded online social media channels such as Twitter and Facebook since Apple held a splashy event in San Francisco on March 9 to showcase the watch. Tra i positivi, secondo Networked Insight, il 5.8% avrebbe commentato confermando il possibile acquisto.
Si tratta di dati certamente interessanti per l’avvio delle vendite di Apple Watch, che confermano ancora una volta come l’azienda di Cupertino possa di certo contare sulla sua federe user base. Sembra che la maggioranza dei possibili compratori, infatti, provenga da chi già possiede un prodotto targato mela morsicata. Un fatto che, a dir la verità, deriva anche dalla natura del dispositivo, che dovrà essere proprio abbinato a un iPhone per esprimere tutte le sue funzioni.