Mancano un paio di giorni all’apertura dei preordini per Apple Watch, l’orologio intelligente di Cupertino in arrivo in alcune nazioni mondiali il 24 aprile. Oggi appaiono online le recensioni dei gruppi editoriali che hanno potuto provare in anteprima il dispositivo. E le reazioni sono variegate: dallo stupore ad alcuni blandi problemi di funzionamento. Piccoli intoppi che, come fa sapere AppleInsider, saranno risolti con un aggiornamento software prima della fine di aprile.
Elogiato per il design, la leggerezza dei materiali e le altissime possibilità di personalizzazione, Apple Watch riceve in media una promozione da gran parte dei fortunati che hanno potuto testarlo con largo anticipo. Come già spiegato, alcuni si sarebbero imbattuti in piccoli malfunzionamenti o rallentamenti dell’interfaccia, in via di risoluzione con un imminente aggiornamento software. Di seguito, le opinioni più rilevanti sul dispositivo.
Wall Street Journal
Secondo Geoffrey Fowler, giornalista per il Wall Street Journal, il neonato smartwatch è “un computer con cui spendere meglio il tuo tempo”. Definito come il futuro al polso, il dispositivo stupisce per le possibilità sia attuali che future: grandi speranze sono riposte sulla sezione apposita di App Store che, con il tempo, svelerà ancora ambiti ignoti dello smartwatch. Ed è proprio questa, forse, la forza di Apple Watch: il fatto di aver creato un ambiente digitale che ne garantisce altissima versatilità, con funzioni presenti e future del tutto assenti fra i competitori.
Non stupito dalla durata della batteria, il giornalista spiega come l’orologio riduca la disattenzione provocata dallo smartphone, poiché tutte le notifiche sono ricevute al polso e non vi è bisogno di estrarre un terminale dalla tasca. Questa peculiarità, tuttavia, non sarebbe sufficiente per fare di Apple Watch un sostituto tout court, anche nelle prossime edizioni, del telefono. La luminosità anche in condizioni esterne sarebbe adeguata, ma l’applicazione dedicata alle mappe sarebbe al momento lenta da utilizzare.
Bloomberg
«Bello in modo chirurgico»: così Joshua Topolsky di Bloomberg definisce Apple Watch, un prodotto che farebbe certamente figura in un film fantascientifico. Impressionato dal feedback taptico del dispositivo, capace di riprodurre “sensazioni sorprendentemente realistiche”, l’entusiasmo aumenta nella gestione dei quadranti, per le elevatissime capacità di personalizzazione e le informazioni mostrate, sempre semplici da comprendere ma molto più ricche di un comune orologio.
Dopo averlo usato, non ho dubbi che Apple Watch sia il più avanzato esemplare di tecnologia indossabile si possa acquistare oggi.
L’interfaccia non risulterebbe estremamente reattiva, un fatto che sarà probabilmente risolto con l’annunciato aggiornamento software, mentre la disposizione di icone e menu richiede un po’ di allenamento. Apple Watch, infine, sarebbe un dispositivo che conferma l’innovazione tipica di Apple, pur rimanendo un prodotto non propriamente essenziale per l’utente.
Re/Code
Lauren Goode di Re/Code è forse la giornalista che più si è concentrata sulle funzioni quotidiane dello smartwatch, sottolineando l’utilità di iMessage, delle mail e degli SMS direttamente sul polso, senza estrarre un iPhone dalla tasca. Ottime le peculiarità dedicate al fitness, per un dispositivo che al momento non sembra avere pari sul mercato. Sebbene Apple Watch miri esplicitamente all’universo della moda, tuttavia, per l’esperta rimane comunque un prodotto per appassionati di tecnologia.
Il modello consegnato a Re/Code non sembra aver sofferto dei rallentamenti riscontrati altrove, sebbene l’universo delle app debba ancora crescere. La testata è rimasta inoltre stupita dalla qualità del microfono e dello speaker integrato, tanto che per le chiamate telefoniche gli interlocutori non hanno saputo distinguere tra la voce di un iPhone e una comunicazione mediata da Apple Watch. La batteria sarebbe infine sufficiente, “migliore di quanto atteso”, e gli ambiti futuri ancora tutti da interpretare.
New York Times
Farhad Manjoo del New York Times ha impiegato tre giorni per innamorarsi del suo Apple Watch, ma una volta sbocciato l’amore, la relazione pare sia diventata indissolubile. Le possibilità garantite al polso dallo smartwatch sarebbero davvero esemplari e senza rivali sul mercato, sebbene l’interfaccia richieda un periodo d’adattamento all’utente per potersi abituare, complice anche la corona digitale e l’andamento di zoom e riduzioni delle icone.
L’utilizzo del dispositivo ha ricordato al giornalista il primo iPhone, ovvero quel senso di novità e di possibilità che solo la prima edizione di un prodotto, senza rivale alcuno fra la concorrenza, può portare. Questo pur rimanendo Apple Watch tutto fuorché un sostituto dello smartphone, almeno nella sua prima edizione. Tra i punti deboli, un monte app di terze parti al momento non incredibilmente utili. Le funzionalità più forti sembrerebbero essere connesse ad acquisti e vita di tutti i giorni: pagare un taxi o il conto del supermercato, aprire la stanza di un albergo e molto altro ancora.
The Verge
Nilay Patel di The Verge ritiene Apple Watch un dispositivo “straordinariamente piccolo e personale”, sebbene risulti mediamente pesante al polso. Anche in questo caso, si rileva una certa lentezza dell’interfaccia, in via di risoluzione con l’imminente aggiornamento software.
La qualità del display sarebbe particolarmente stupefacente, tanto che se Apple Watch fosse privato di gran parte delle funzioni oltre alla misura del tempo, sarebbe comunque uno degli smartwatch più competitivi sul mercato. Agli utenti viene però consigliato di comprare la versione Sport, quella più economica: «non spenderei denaro per come appare, finché Apple non completa il compito di comprendere cosa possa fare».