Apple/HP, falla nel predominio Microsoft

La collaborazione tra Apple e HP segna imprescindibilmente una falla nel mercato semi-monopolistico di cui Microsoft si è circondata negli anni. Da battaglia di standard a guerra di mercato, nella musica digitale sono in ballo più di 2 miliardi di dollari
Apple/HP, falla nel predominio Microsoft
La collaborazione tra Apple e HP segna imprescindibilmente una falla nel mercato semi-monopolistico di cui Microsoft si è circondata negli anni. Da battaglia di standard a guerra di mercato, nella musica digitale sono in ballo più di 2 miliardi di dollari

Nel monopolio controllato di Microsoft si è aperta una falla, netta ed avvertibile, che se non mette in pericolo l’intera barca di Redmond lascia comunque la sensazione che qualcosa stia cambiando. E’ quanto si evince dalle parole di Phil Leigh, analista della Inside Digital Media, secondo il quale Apple avrebbe messo a segno con iTunes un colpo importante.

Microsoft e Apple sono da sempre due mondi distinti, e da sempre in questa battaglia chi riesce a far avere il sopravvento al proprio standard ha poi in saldo possesso la fetta più grande del mercato. Oggi quando un utente deve scegliere uno dei due mondi, presumibilmente cercherà di trarre il maggiore vantaggio possibile ben sapendo che la scelta dovrà essere una vera e propria scelta di campo. iTunes è ad oggi una delle maggiori attrattive in tal senso, ed è Apple a poterne trarre i vantaggi conseguenti.

Nel settore musicale Apple ha oggi il 70% del mercato. Il colpo decisivo è arrivato dal recente accordo con Hewlett Packard, storico alleato Microsoft, per la produzione dei nuovi iPod con il doppio marchio. Un colpo letale dall’importantissimo valore strategico. A giudizio di Mike McGuire, analista Gartner, il mercato della musica digitale è così giovane che nulla può essere ancora dato per stabile: uno spiraglio aperto, dunque, alle residue possibilità Microsoft di far valere la propria linea.

Va infine notato come se ad oggi l’ambito musicale sia un settore specifico dagli introiti ancora commisurati alla limitata estensione del fenomeno (256 milioni di dollari), per il prossimo futuro è previsto un vertiginoso aumento che porterà il settore a sfiorare un valore di mercato pari a circa 2.1 miliardi di dollari.

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