Quando si ha a che fare con social network e social media, diventa molto probabile arrivare a raccogliere in poche ore centinaia di migliaia di commenti o giudizi dei lettori. Setacciare tutti gli interventi pubblicati per monitorarne il contenuto e, eventualmente, applicare moderazioni o trarne considerazioni di marketing, può diventare così un’attività ingestibile.
Il noto giornale partecipativo online The Huffington Post sembra aver adottato una strategia hi-tech per affrontare questo tema, tracciando un percorso che potrebbe essere preso in considerazione anche da Facebook, YouTube e altri popolari sistemi sociali 2.0.
Il The Huffington Post ha infatti acquisito Adaptive Semantic, una piccolissima start-up statunitense specializzata nell’analisi e nella comprensione dei contenuti pubblicati dai navigatori. Grazie ai sistemi di comprensione adattiva del linguaggio, Huffington Post conta di riuscire in breve tempo non solo a monitorare e moderare centinaia di migliaia di commenti (cosa ingestibile in altro modo), ma anche a ottenere informazioni legate alla percezione dei lettori di temi caldi, argomenti, fatti narrati o personaggi di cui si parla.
Oggi che fare marketing online significa sempre di più poter monitorare in tempo reale la reputazione online di marchi e personaggi, pare che il futuro di questo tipo di tecnologie sia assolutamente fiorente. La strada aperta dal The Huffington Post, che ha scelto di acquistare una società specializzata in questo settore per far diventare le tecnologie di analisi semantica parte stessa del proprio sistema di pubblicazione delle notizie e di interazione con i lettori, potrebbe essere seguita anche da altri grandi attori del panorama del Web 2.0.