Il consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato ieri la delibera con cui si introduce in Italia l’attesissimo Bitstream, che da la possibilità agli operatori di contare su costi di accesso alla rete, più bassi di quelli attuali.
La primissima conseguenza sarà sicuramente una maggiore concorrenza, favorita anche dalla possibilità con il Bitstream di accedere alla rete WS di Telecom Italia da parte degli operatori alternativi, in una modalità tale, da poter personalizzare quasi completamente i servizi offerti, garantendo una qualità nettamente migliore, con dei costi inferiore a quelli attuali.
Lo ha reso noto un comunicato dell’Authority che precisa come il provvedimento, stabilisce in modo dettagliato le caratteristiche dell’offerta, l’utilizzo delle diverse tecnologie disponibili, la qualità dei servizi e le modalità per la definizione delle relative tariffe da parte di Telecom Italia.
“L’offerta, che dovrà essere pubblicata entro quindici giorni da Telecom Italia, sarà sottoposta al vaglio degli Uffici dell’Autorità, che ne verificheranno la corrispondenza ai requisiti fissati dalla delibera”, aggiunge la nota.
“Il provvedimento oggi varato dall’Autorità, sul quale si è già espressa la Commissione europea, contribuisce a promuovere ulteriormente la concorrenza nel mercato dei servizi a larga banda. Aggiungendosi alle altre modalità di accesso già esistenti (full unbundling e shared access), il bitstream, come evidenziato in più occasioni dalla stessa Commissione, permette agli operatori alternativi di proporre servizi altamente innovativi, compresa la trasmissione di contenuti televisivi su reti di telecomunicazione”.
Si sta verificando in questi giorni una accelerazione da parte del’autorithy, nell’approvazione di provvedimenti che mirano a regolamentare sempre più dettagliatamente il mercato della banda larga, che sicuramente garantirà parità di trattamento per tutti gli operatori, uno snellimento delle procedure, una maggiore concorrenza, e cosa più importante, maggiori diritti ed una maggiore tutela per i consumatori.
Non possiamo che dare atto quindi all’AGCOM che la strada intrapresa sembra quella giusta, ma è altrettanto vero che saranno necessari altri provvedimenti per la regolamentazione, di un mercato, come quella della banda larga in Italia, che oggi è sicuramente più regolamentato che in passato, ma che ancora presenta alcune anomalie e aree non regolamentate.