È stato infine approvato il tanto discusso decreto Romani di cui tanto abbiamo parlato noi e i media di tutto il mondo (si, tutto il mondo…). Sebbene il testo finale non sia ancora disponibile, una nota del Ministero dello Sviluppo Economico, afferma che il decreto dovrebbe essere stato modificato come richiesto dalle commissioni un mesetto fa e dunque non dovrebbe più rappresentare un problema per la libertà della rete, cosa che invece in un primo momento sembrava.
Infatti nella nota del Ministero troviamo scritto che “viene chiarito a quali servizi audiovisivi deve essere applicata la disciplina prevista dalla direttiva, con un elenco dettagliato delle attività escluse”. Nell’elenco degli “esclusi” troviamo blog, motori di ricerca, quotidiani online.
Tutto bene quindi? Non proprio. Infatti mancando il testo finale non sappiamo ancora se l’Agcom ricoprirà il tanto discusso ruolo di controllore dei contenuti della rete e se portali come YouTube saranno anche loro inseriti nella lista degli “esclusi”, oppure dovranno sottostare alle nuove regole.
Ovviamente appena avremo notizie in merito le riporteremo, vista la delicatezza dell’argomento.