Finalmente una buona notizia, abbiamo tutti tribolato negli ultimi mesi nell’attesa di vedere approvato il regolamento dell’asta che attribuirà le licenze del tanto sognato WiMax.
Come avevamo scritto in un articolo precedente, la discussione sul futuro del WiMax era stata rimandata alla riunione dell’AGCOM del 9 maggio.
Ieri quindi la tanto attesa approvazione delle regole dell’asta che ricalcano comunque le anticipazioni che avevamo già dato qui tempo fa.
Vediamo comunque di riassumere alcune delle principali caratteristiche dell’asta.
La basa d’asta non è ancora stata definita, ma il regolamento prevede un sistema di rilanci multipli che il provider potrà effettuare per vedersi assegnarsi la licenza d’uso.
Licenza che avrà durata di 15 anni e potrà essere rinnovata.
Come già detto varie volte lo spettro delle frequenze assegnato sarà pari a circa 20MHz.
L’assegnazione sarà su base regionale e a quanto si evince nel documento dell’AGCOM il concorrente potrà aggiudicarsi frequenze per un minimo di due regioni, fino ad un massimo di 4.
Viene dato comunque spazio per garantire maggiore competitività anche ai nuovi operatori che intendono sfruttare il WiMax solo a livello locale.
Per questi verranno assegnate licenze “mono regione”.
Così come fu per l’Umts anche per il WiMax vengono posti obblighi di copertura minima da realizzarsi in 30 mesi. In caso di insuccesso, le licenze verranno revocate.
Brutta notizia però per chi chiedeva uno spicchio di frequenze libere. Per loro nulla da fare, il WiMax attualmente sarà solo a pagamento.
Si avvicina quindi il momento dell’asta, ne sapremo comunque di più nelle prossime settimane.
Speriamo che quindi si possa davvero mettere la parola fine all’ennesima “tele-novela italiana” sul tema dell’innovazione…