AquaMAV, il drone che può sia nuotare che volare

Una prestigiosa università britannica sta sviluppando un drone, chiamato AquaMAV, in grado sia di nuotare che di volare.
AquaMAV, il drone che può sia nuotare che volare
Una prestigiosa università britannica sta sviluppando un drone, chiamato AquaMAV, in grado sia di nuotare che di volare.

Nei cartoni animati giapponesi degli anni ’80, non era raro vedere robot in grado di immergersi nell’acqua per raggiungere grandi profondità e successivamente salire fino in superficie per spiccare il volo. Presto, tutto ciò potrebbe non essere più fantascienza, giacché l’Aerial Robotics Lab della prestigiosa università britannica Imperial College London starebbe lavorando a un drone in grado di nuotare e volare: è stato battezzato AquaMAV e, secondo quanto riportato in un articolo su Science Robotics, si muove grazie a un motore a combustione.

Nello specifico, il drone contiene cloruro di calcio in polvere che, quando miscelato con l’acqua, forma acetilene. Questo gas viene poi incanalato in una camera di combustione insieme ad aria e acqua: una volta infiammata, la miscela esplode e spinge l’acqua fuori dalla camera di combustione, creando una forza tale da spingere il velivolo. AquaMAV può volare fino a 26 metri ed è in grado di generare così tanta forza che può persino spingersi fuori da acque mosse (ovviamente ha bisogno poi di reimmergersi per raccogliere altra acqua). Gli scienziati ritengono che possa essere utilizzato per raccogliere campioni di acqua durante catastrofi naturali come tsunami, o per monitorare l’inquinamento degli oceani. È possibile dare un’occhiata ad AquaMAV in azione nel video qui sotto.

Non si tratta certo del primo robot che potrebbe essere d’aiuto all’uomo in situazioni spiacevoli come i disastri: alcune piccole macchine componibili, che richiamano un po’ i mitici Transformers, potrebbero essere oltremodo utili per raggiungere zone inaccessibili agli esseri umani, per esempio durante la ricerca dei superstiti in seguito a terremoti. Sarà interessante dunque vedere il drone sviluppato presso l’Imperial College London all’opera una volta che il progetto sarà completato.

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