Era il 1983 quando la Mattel, incoraggiata dal successo di Intellivision, tentò di affermarsi sul mercato degli home computer con Aquarius.
L’intenzione di base era quella di realizzare un perfetto connubio tra uno strumento professionale e una console di gioco, coinvolgendo così un’utenza più ampia.
Fin da subito, però, fu chiaro che le aspettative iniziali sarebbero rimaste deluse.
Aquarius sfruttava un microprocessore ZiLOG Z80A da 3.5 MHz, disponeva di una memoria RAM piuttosto limitata (pari a 4 KB) e di un unico canale audio.
Nonostante la buona compatibilità con periferiche aggiuntive quali uno slot per espansione di memoria, un modem, una stampante e un registratore a cassette, la macchina non godeva di caratteristiche tecnologicamente all’avanguardia, presentandosi piuttosto debole rispetto ai prodotti concorrenti.
Anche sotto l’aspetto ludico, Aquarius si dimostrò deludente: gli appassionati di videogioco, infatti, continuarono a preferire Intellivision, sistema meno costoso e dotato di una migliore risoluzione grafica.
Mattel tentò di recuperare terreno con il lancio di Aquarius II, una versione relativamente migliorata attraverso l’integrazione di una tastiera e una memoria RAM da 20 KB.
Ciò non bastò, comunque, ad evitare l’insuccesso già preannunciato.
Acquarius rimase in produzione per meno di un anno e, sebbene venne distribuito a livello internazionale, non vendette più di 20.000 esemplari.