L’architettura PC centrica più moderna è basata su telecamere IP così come mostrato in Figura. Collegati tramite cavo CAT5 o superiore non si è più costretti a risoluzioni e frame rate tipici di NTSC / PAL; ormai sono facilmente reperibili sul mercato telecamere IP da 5 megapixel.
Ci si può attendere che la risoluzione delle telecamere aumenterà seguendo il mercato consumer. Anche se il costo dei dispositivi (le telecamere) è più caro rispetto a quelle analogiche, il cablaggio può servire a pareggiare i costi: l’edificio, ad esempio, potrebbe già essere cablato con cavi Ethernet e quindi presentare una risorsa disponibile per le telecamere.
Il Power over Ethernet (POE), inoltre, è prossimo a diventare universale in questo tipo di applicazione in maniera tale da non necessitare di nessun cavo di alimentazione aggiuntivo.
Il controllo della telecamera, comprese le operazioni che si possono svolgere sulla lente, viene effettuata attraverso la rete. Invece dei potenziali tre cavi della telecamera analogica (coassiale, alimentazione e controllo), un cavo Ethernet è tutto ciò che è richiesto per il funzionamento delle telecamere IP.
Il cablaggio con cavo CAT 5 è più attraente rispetto al cavo coassiale per uso speciale grazie al suo prezzo; 100BaseT permette una banda di 100Mbps – circa 40 fps (teorico) con risoluzione VGA.
Qualora più telecamere si trovino in una sola rete e confluiscano con un solo cavo al PC dedicato alla VA (ad esempio, tramite uno switch), allora il frame rate viene condiviso tra tutte le telecamere. La compressione video presente su alcune telecamere può aumentare notevolmente la larghezza di banda, e il frame rate, a costo di un aumento di prezzo dello stesso dispositivo e introducendo la possibilità di perdita di risoluzione temporale o spaziale.
Se è necessario che il video sia di natura probatoria, potrebbero non essere permesse codifiche particolarmente soggette a falsificazioni temporali (MPEG2 o H.264, per esempio). Inoltre, prima di qualsiasi trattamento VA avviato nel PC, il video compresso in entrata deve essere decompresso, aumentando ulteriormente il compito computazionale dell’elaboratore, e dato che il ciclo di compressione / decompressione è di tipo lossy (comporta cioè una perdita di dati), esso può ostacolare il funzionamento della VA o può addirittura causare falsi positivi.