Ark è un nuovo sistema online che è possibile utilizzare per cercare amici, parenti e utenti in generale che si desidera contattare sul Web. Secondo quanto esplicato dal fondatore Patrick Riley, offre risultati più precisi rispetto a quanto possibile con Google e Facebook. Ecco perché.
Questo l’esempio proposto: una giovane donna che si è appena trasferita dal Nepal a New York, vuol trovare un possibile amico che parli la sua lingua, solitamente cerca su Google “donne a New York che parlano nepalese”: in tal caso, Google restituisce risultati che mettono in evidenza una serie di ricerche demografiche su quante donne parlino quella lingua in quel determinato paese. Ma non viene fornito alcun nome dei possibili contatti.
Secondo Riley, è questo uno scenario frustrante per una ragazza che vuol conoscere il nome di colei o colui che sta cercando; Ark va a ricostruire dunque il concetto di ricerca per renderla più efficace nella ricerca delle persone. Invece di cercare una parola chiave, gli utenti iscritti al servizio potranno filtrare i risultati scegliendo tra sesso, datori di lavoro, città in cui vivono attualmente, città di nascita, college frequentato, interessi e altro.
Successivamente sarà possibile contattare la persona trovata attraverso altri canali, quali Facebook, Google+ o Foursquare. Ark è dunque semplicemente un motore di ricerca, non un social network, ma comunque ciò che propone potrebbe essere d’interesse per molti. Prendendo l’esempio esplicato prima, la donna che si è trasferita dal Nepal a New York potrà dunque trovare possibili amici che hanno vissuto nella sua città Natale ma che ora abitano nella grande mela, cosa che attualmente non è possibile fare con Google. Facebook in passato aveva introdotto una feature del genere con i vecchi compagni di classe, ma successivamente è stata rimossa.
Effettuando una ricerca all’interno di Ark, sarà poi possibile trovare utenti che vivono nella nostra stessa città o in quella che stiamo visitando, vecchi compagni di classe non necessariamente presenti sui canali sociali, persone che lavorano per la nostra stessa azienda o un ragazzo o una ragazza che abbiamo incontrato alla festa in cui abbiamo partecipato la scorsa notte. Sono solo una serie di esempi per far comprendere le potenzialità del servizio, che come riporta Mashable potrebbe rivelarsi di grande interesse per stimolare la connessione online tra più persone.