Nessun smartphone attuale è compatibile con la piattaforma Google Daydream, in quanto occorre hardware più potente in grado di offrire un’esperienza VR senza compromessi. Bisognerà quindi attendere il 2017 per trovare sul mercato i primi dispositivi con CPU Cortex-A73 e GPU Mali-G71, i nuovi chip progettati da ARM per supportare la realtà virtuale e la realtà aumentata.
Gli smartphone diventano sempre più potenti e sottili, quindi è necessario migliorare l’efficienza dei processori, considerato il vincolo sulla capacità della batteria, a sua volta legato allo spessore del dispositivo. Il Cortex-A73, realizzato con processo produttivo a 10 nanometri, raggiunge una frequenza massima di 2,8 GHz e può essere abbinato ai Cortex-A53/A35 in configurazione big.LITTLE. Grazie alle numerose ottimizzazioni, il Cortex-A73 è il 30% più veloce e più efficiente del Cortex-A72, e consuma il 20% in meno. Ciò permette di mantenere la frequenza massima per un tempo maggiore e, nel caso della realtà virtuale, di evitare la perdita dei frame.
Altri parametri importanti sono la risoluzione, il frame rate e la latenza. La nuova GPU Mali-G71 garantisce prestazioni simili alla Nvidia GeForce GTX 940M, supporta video con risoluzione 4K a 120 Hz e offre una latenza inferiore ai 4 millisecondi. Sono quindi ampiamente rispettati i requisiti di Google Daydream. Non manca ovviamente il supporto per le API Vulkan 1.0 e OpenCL 2.0.
Samsung, HiSilicon e MediaTek hanno già acquisito le licenze e quindi realizzano SoC con CPU Cortex-A73 e GPU Mali-G71. I primi smartphone saranno in vendita all’inizio del 2017.