AppleInsider ci segnala che ARM e ST-Ericsson, al Mobile World Congress di Barcellona, hanno mostrato un prototipo basato su Symbian con un processore multicore basato sull’architettura Cortex-A9.
Questa nuova famiglia di processori multicore arriva dopo l’ARM11 (utilizzata anche da Samsung per gli attuali iPhone e iPod touch) e prevede modelli a due o quattro core.
Grazie a questo nuovo hardware, anche i dispositivi mobili, come avviene per sui Mac Intel multicore, potranno smistare il lavoro da eseguire tra i core di elaborazione; ciò permetterà una maggiore velocità, ma soprattutto consentirà di spendere meno energia per completare lo stesso lavoro con due core a metà della velocità o di finire i calcoli più rapidamente.
I nuovi processori saranno potenti il doppio rispetto alla tecnologia precedente, ma non è tutto: ogni core avrà un “NEON media accelerator” basato su SIMD (le stesse istruzioni usate nei moderni processori per personal computer) che migliorerà ulteriormente le prestazioni nella codifica e decodifica di dati multimediali.
Non è chiaro quando questi processori arriveranno sul mercato, anche se alcune voci parlano della fine del 2009, in realtà è probabile che questa prima presentazione serva proprio per capire come i produttori di hardware (Apple in testa) risponderanno a questa novità che è un decisivo passo in avanti e rappresenta una potenziale rivoluzione per tutto il mondo “mobile”.
Apple, dal canto suo, sembra essere già pronta da tempo a questa innovazione, visto che recentemente, oltre ad aver acquisito P.A. Semi per sviluppare processori ARM personalizzati, ha anche cercato ingegneri per realizzare applicazioni, interfacce multimediali e utilità fotografiche, per iPhone, che avessero anche esperienza nella realizzazione di programmi in grado di sfruttare la presenza di più core di elaborazione.
Anche Snow Leopard sembra andare in questa direzione, infatti, anche se le novità del prossimo Mac OS X gioveranno sicuramente ai Mac, permetteranno di ottenere il massimo proprio da dispositivi come iPhone, su cui la società di Cupertino ha dimostrato di puntare con decisione.
Tra le novità di Snow leopard ci sono infatti Grand Central (un set di tecnologie integrate che offrirà la possibilità di spremere il più possibile i sistemi multicore) e OpenCL (una tecnologia che permetterà di sfruttare le GPU come se fossero un ulteriore core di elaborazione).
Entrambe queste tecnologie faranno un’enorme differenza proprio sui sistemi mobili che richiedono una particolare attenzione al consumo, alle dimensioni e alla dispersione di calore.
Con l’arrivo dei multicore per dispositivi “mobile” si apre dunque una fase nuova per iPhone e i suoi concorrenti, vedremo se Apple sarà in grado di anticipare tutti ancora una volta.