ARM ripristina i contratti con Huawei

ARM continuerà a fornire i design delle architetture v8 e v9 a Huawei, in quanto di origini britanniche e pertanto non violano il blocco imposto dagli USA.
ARM ripristina i contratti con Huawei
ARM continuerà a fornire i design delle architetture v8 e v9 a Huawei, in quanto di origini britanniche e pertanto non violano il blocco imposto dagli USA.

Buone notizie per Huawei. ARM ha comunicato che continuerà a fornire i suoi design al produttore cinese. Le tecnologie alla base delle architetture sono di origine britannica e quindi non soggette alle restrizioni imposte dal governo statunitense. Almeno sul fronte hardware non dovrebbero esserci cambiamenti, mentre rimane in sospeso la questione della licenza Android.

Come è ormai noto, Huawei è coinvolta nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’azienda di Shenzhen è anche considerata un pericolo per la sicurezza nazionale, in quanto nasconderebbe backdoor nelle infrastrutture di rete a scopo di spionaggio. Huawei è stata quindi inserita nella famigerata “Entity List” del Dipartimento del Commercio. ARM aveva precauzionalmente sospeso tutti i contratti in attesa di verificare il rispetto degli obblighi imposti dall’amministrazione Trump. Il team legale ha ora accertato che i contratti non violano il ban.

La sede di ARM, acquisita da SoftBank nel 2016 per 32 miliardi di dollari, si trova a Cambridge nel Regno Unito. Tuttavia alcune tecnologie sono sviluppate nelle sedi di Austin (Texas) e San Jose (California). Il comunicato rilasciato da ARM chiarisce la situazione:

ARM può fornire supporto a HiSilicon per l’architettura ARMv8-A, così come per la prossima generazione di tale architettura, in quanto sono di origine non statunitense.

HiSilicon (sussidiaria di Huawei) potrà quindi realizzare i prossimi processori Kirin sulla base delle architetture ARMv8-A e ARMv9. L’eventuale impossibilità di accedere ai design ARM sarebbe stato probabilmente un ostacolo insormontabile e avrebbe costretto il produttore cinese a progettare da zero i nuovi SoC. Nessun problema dunque per i prossimi Huawei P40, Mate 40 e altri smartphone, inclusi quelli di Honor. Rimane però l’incognita del sistema operativo. Due le alternative: installare Android senza app Google oppure installare HarmonyOS.

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