Airbus sta pensando di ripulire lo spazio dai rifiuti utilizzando un grosso arpione. Il problema dell’immondizia spaziale è molto serio. Detriti, satelliti abbandonati e rifiuti di ogni genere si stanno affollando sempre di più all’interno dell’orbita terrestre, mettendo a rischio le future missioni. Secondo alcune stime, infatti, sarebbero oltre 20 mila gli oggetti più grandi di 10 centimetri che potenzialmente potrebbero complicare le missioni e la sicurezza dei satelliti operativi, orbitando senza controllo attorno alla Terra. Da tanto tempo si parla quindi di trovare una soluzione per ripulire lo spazio da questi detriti e sembra che Airbus abbia le idee chiare su questo argomento.
Secondo quanto ha riportato la BBC, la società ha progettato uno speciale arpione con cui “infilzare” i detriti più grossi presenti in orbita. Questo arpione, lungo appena un metro, sarebbe collegato ad una piccola navicella spaziale. Una volta catturati i rifiuti, questa navicella spingerebbe i detriti sin dentro l’atmosfera del pianeta dove brucerebbero per effetto dell’attrito. Con questo sistema molto curioso, Airbus punterebbe a dare una bella ripulita all’orbita terrestre.
Questo progetto è già in fase avanzata e la società ha sperimentato con successo l’arpione che, sparato utilizzando l’aria compressa, ha perforato senza alcun problema lastre del materiale di cui sono fatti i satelliti. Trattasi di pannelli di alluminio a nido d’ape di uno spessore di circa 3 centimetri.
Una volta che l’arpione ha “perforato la sua preda”, le punte si aprono per fare in modo che l’oggetto recuperato non possa “scappare”. Una versione in miniatura di questo sistema sarà sperimentata a breve durante la missione “RemoveDebris” che sarà effettuata il prossimo mese.
Questo sistema di recupero, però, non è affatto privo di rischi. Gli obiettivi dovranno essere scelti con attenzione per evitare di arpionare serbatoi di vecchi razzi o satelliti e fare esplodere eventuali residui di carburante che potrebbero causare problemi ancora maggiori.