La polizia lo ha prelevato mentre aspettava un volo, all’aeroporto di Bruxelles. Fabian Thylmann, 34 anni, uno dei re della pornografia mondiale, proprietario di Pornhub e Youporn, è accusato dalle autorità tedesche di evasione fiscale. Una delle imputazioni più di moda, ultimamente, nel mondo dei colossi della Rete.
La notizia, rimbalzata dalle agenzie poco fa e pubblicata da Welt e altre autorevoli testate, parla di sequestro di computer e server dalla sede tedesca della sua società, la Manwin, come confermato anche dal portavoce del ministero delle finanze a Colonia:
Thylmann è attualmente in detenzione estradizionale in Belgio. Quando verrà trasferito in Germania non è ancora deciso, ma è sottoposto a un’indagine penale per evasione fiscale.
La Manwin è una società abbastanza singolare nel panorama del web: recentemente aveva fatto causa all’ICM e all’ICANN per violazioni dell’antitrust, a cui ICM ha risposto con una controcitazione da 120 milioni di dollari per concorrenza sleale.
Insomma, Thylmann ha molti nemici e non solo negli ambienti religiosi o anti-pornografia. La sua creatura, però, conta anche 700 dipendenti sparsi per il mondo, un fatturato di cento milioni di dollari l’anno e ha assorbito 35 aziende diverse. YouPorn, da solo, vanta 300 milioni di utenti mensili, ma solo l’un per mille fra questi paga per i servizi aggiuntivi.
Personaggio poco incline ai riflettori, ma dal fiuto imprenditoriale (si dice) eccezionale: gli ultimi suoi progetti riguardano una joint venture con PlayBoy e un nuovo sistema di video tramite webcam con un controllo dei contenuti e riconoscimento degli introiti che ha definito «molto migliore di quello di YouTube».
Thylmann potrebbe subire presto un’estradizione e dover rispondere di evasione fiscale, anche se non si conoscono i termini di questa accusa. Avendo provocato un arresto, è improbabile abbia a che vedere con i raffinati stratagemmi di altri siti, come Google, Apple, Facebook, che stanno interessando – anche in Italia – le polizie finanziarie di tutti i paesi europei. Tuttavia, va notato come la sua società abbia tra le sue sedi anche l’Irlanda e il Lussemburgo.