Il Bitstream è stato approvato come sappiamo, anche se tutti aspettano con ansia l’offerta Telecom, ma è decisamente passato inosservato che l’AGCOM ha approvato anche altro.
E quel qualcosa è quello che tutti temevamo e cioè il prezzo definitivo del canone per le linee solo dati, quelle linee cioè dove viene attivata solo la connessione adsl.
Una bella tegola se si pensa che il prezzo fissato è di 10? più iva…
Sappiamo quante proteste all’epoca aveva generato l’introduzione di questo canone che ricordiamo ufficialmente è stato giustificato come il costo di manutenzione dei doppini, e non faccio fatica ad immaginare che adesso il caso tornerà di grande attualità.
Nel caso specifico le rimostranze sono ritornate fuori dopo che NGI ha mandato una sua lettera agli utenti dichiarando che da luglio verrà imposto un canone aggiuntivo di 10? più iva per tutte le adsl solo dati.
Balzello obbligato a causa delle richieste Telecom.
Avvenimento questo che non è andato giù a molti utenti F5 (l’adsl di NGI) che attualmente stanno criticando pesantemente l’aumento del canone.
Se la loro rabbia è comprensibile, però c’è da sottolineare quanto la reazione non sia giustificabile.
NGI come tutti gli isp wholesale che hanno dovuto imporre il balzello (NGI è stata l’ultima a praticare gli aumenti) non è assolutamente colpevole e certamente non può rimetterci di suo assorbendo tutto il canone (lo farà però per le adsl con upstream a 512Kbit che hanno costi decisamente maggiori).
La battaglia contro il canone aggiuntivo per questo tipo di linee è condivisibile, ma è una battaglia che va fatta semmai contro le logiche del monopolista italiano di fatto e non certo contro gli Isp che sono vittime come gli utenti.
Ricordo che il balzello non riguarda le adsl in ULL.