Oggi Steve Jobs farà calare tutti i veli sul prossimo futuro europeo di iTunes, il servizio di scaricamento di musica online di Apple. Durante una conferenza stampa organizzata a Londra spiegherà i dettagli di quello che si annuncia come uno sbarco in grande stile.
Il servizio dovrebbe partire oggi stesso e sarà probabilmente limitato a Francia, Germania e Inghilterra, i tre mercati più promettenti e vivaci. Per l’Italia si dovrà aspettare qualche tempo. Apple preciserà quando, si spera, durante la conferenza stampa.
Nel frattempo riprendono fiato e affilano le armi i pochi servizi di musica digitale a pagamento che esistono nel nostro paese e che da inizio anno hanno iniziato a perfezionare i propri servizi e la propria offerta.
Tiscali, MSN, Messaggerie Digitali, CDRai, RossoAlice, MTV, sono servizi partiti in sordina e che sinora non hanno dimostrato una particolare vivacità. Tiscali ed MSN puntano sul traino dei loro portali, Messaggerie Digitali sulla originalità del proprio catalogo. Il servizio della Rai ha contato sul traino del Festival di Sanremo, mentre RossoAlice è l’arma affilata dell’ADSL di Telecom Italia.
In fibrillazione anche OD2 e Buongiorno Vitaminic, i due principali “service provider” musicali italiani, quelli che fanno accordi con le case musicali e girano le canzoni ai portali.
Il primo, che dichiara 500 mila canzoni entro fine anno, rifornisce di musica MSN, Tiscali e MTV, mentre il secondo, che entro luglio dovrebbe arrivare a 400 mila titoli, ha dalla sua parte il portale RossoAlice.it e il portale della Rai. Messagerie Digitali gioca per sé, ma fornisce anche un servizio di partnership a Kataweb.
Tiscali e MSN hanno da ieri anche uno strumento in più. Grazie ad OD2 e al plug-in SonicSelector, disponibile per Windows Media Player 9, tutti gli utenti di Windows potranno navigare, ascoltare e comperare musica da MSN o Tiscali per mezzo del lettore integrato in Windows. Per la prima settimana alcuni titoli saranno disponibili a 0,50 euro, mentre ascoltare una canzone per una sola volta costerà un centesimo di euro.
Tirando le somme, nel piccolo mercato musicale italiano troviamo quasi dieci servizi, alcuni con canzoni e prezzi uguali. Di questi servizi solo RossoAlice ha cercato di spingere con maggiore convinzione la propria offerta, forte tuttavia della sinergia con l’offerta di connettività a larga banda Alice.
Il probabile arrivo di iTunes anche da noi potrebbe dunque sparigliare le carte, lasciando i servizi made in Italy ai nastri di partenza. Il problema dei siti italiani è quello di essere un semplice catalogo da navigare mentre iTunes è una sorta di “mondo musicale” che comprende il lettore iPod, il suo software, e molti altri extra ben rodati e perfezionati.
Ma l’ombra di iTunes allunga i suoi confini anche al di là della semplice concorrenza. Il servizio, forte del 70 per cento di quota di mercato che dichiara negli USA, sbarca in Europa decisa ad aggredire il mercato e trova un terreno ben arato. Il suo arrivo è stato preceduto dall’intensificarsi della lotta al download illegale sulle reti Peer to Peer. L’IFPI, l’associazione musicale internazionale, da tempo spinge sull’espansione dei servizi di download legale per poter additare alternative concrete alle reti di file sharing.
L’espansione di un mercato digitale maturo, prima in Europa e poi in Italia, potrà per questo non solo ridisegnare i numeri di un commercio elettronico dei contenuti digitali di cui si parla da anni, ma servirà anche a prendere nuove misure sulla lotta ai sistemi di file sharing e, di conseguenza, anche alla legislazione sul diritto d’autore. È un vero e proprio banco di prova, vedremo come andrà a finire.