Sono piccoli segnali ma indicano che qualcosa si sta muovendo e che potrebbe presto o tardi travolgere anche noi. Los Angeles, California, ha introdotto per la prima volta una vera e propria tassa del 9% sulle chiamate VoIP.
La cosa curiosa è che la nuova tassazione è stata inclusa partendo da una riduzione dei costi dei servizi telefonici: con un provvedimento mirato a ridurre le tasse telefoniche dal 10 al 9%, il Consiglio Cittadino di Los Angeles ha infatti esteso la tassazione anche a tutte le altre modalità di chiamata, siano esso vocali o di trasmissione dati, comprendendo quindi anche quelle effettuate tramite VoIP. Se non altro, i proventi dalla tassazione serviranno per rimpinguare le casse dei servizi di polizia.
Già un paio di anni fa la Commissione Finanza dello stato del Colorado aveva permesso amministrazioni cittadine di tassare i servizi VoIP, mettendoli sullo stesso piano dei servizi telefonici tradizionali e quindi sottoposti a tassazione. D’altronde, se tutti scoprissero che esiste una alternativa gratuita, o comunque molto economica per effettuare telefonate, tutti passerebbero al VoIP.
Viene naturale domandarsi se anche qui in Italia, paese che non manca di sfornare sempre nuove tasse, a qualcuno verrà mai una idea del genere e se valuterà attentamente le conseguenze che una scelta del genere potrebbe comportare in un paese come il nostro ove Internet e i servizi ad esso annessi faticano ancora a diffondersi tra i singoli cittadini e le aziende.