Artisti e illustratori in rivolta contro Google

Numerosi artisti e illustratori non hanno gradito l'offerta di Google di lavorare gratuitamente alla realizzazione dei nuovi temi grafici per il browser Chrome. Mountain View si difende e sostiene di aver attuato la medesima politica applicata per iGoogle
Artisti e illustratori in rivolta contro Google
Numerosi artisti e illustratori non hanno gradito l'offerta di Google di lavorare gratuitamente alla realizzazione dei nuovi temi grafici per il browser Chrome. Mountain View si difende e sostiene di aver attuato la medesima politica applicata per iGoogle

Google è alla ricerca di nuove idee per arricchire il suo browser Chrome con nuovi temi grafici, ma non sembra essere disposto a sborsare un soldo. L’indiscrezione giunge da alcuni artisti, recentemente contattati dalla società di Mountain View, interessata a ricevere proposte e suggerimenti per la realizzazione delle prossime “skin” per il suo browser, al momento equipaggiato con un unico tema grafico. Per Google, la possibilità di mostrare a milioni di utenti le proprie opere sarebbe un riconoscimento sufficiente, dunque gli artisti non riceverebbero alcun pagamento diretto dal motore di ricerca.

Le novità sul possibile futuro artistico di Google Chrome sono state da poco rivelate da Andrew Adam Newman del New York Times, che è riuscito a entrare in contatto con alcuni degli artisti interpellati dalla società di Mountain View. «La prima cosa che ho chiesto è stata: a quanto ammonta la tariffa?» ha dichiarato Gary Taxali, apprezzato illustratore per alcune pubblicazioni di successo come Newsweek, Fortune e Time. Alla esplicita domanda, i responsabili di Google hanno confermato l’intenzione di non pagare alcuna cifra per l’eventuale lavoro svolto, inducendo così Taxali a rinunciare all’interessante proposta.

La scelta al risparmio del motore di ricerca non sembra essere stata apprezzata da molti degli artisti e illustratori contattati nel corso delle ultime settimane. Come riporta Newman, sul blog del portale dedicato alla grafica Drawger le prime lamentele erano già comparse durante gli ultimi giorni di aprile in seguito a un post molto provocatorio pubblicato da Taxali corredato da un esplicativo dito medio alzato e commentato da oltre 200 utenti. Ritenuto eccessivamente offensivo, il post era stato rimosso, ma una copia sopravvive ancora online e descrive efficacemente il fastidio di Taxali e degli altri illustratori contattati da Google: «Questo è per tutti i clienti che pretendono regole e tariffe schifose. Non fatemi perdere tempo contattandomi. Sono molto occupato a lavorare per i clienti che rispettano gli artisti e con le vostre richieste mi fate perdere tempo. Quindi, vi offro uno speciale saluto che spero possa tenervi alla larga perché non ho bisogno del vostro lavoro».

Dal canto suo, Google si difende dalle accuse mosse da alcuni illustratori, ricordando di aver semplicemente messo in pratica la medesima politica già adottata per i temi grafici del suo iGoogle. La famosa pagina personalizzata del motore di ricerca può essere decorata con le elaborazioni grafiche di artisti, semplici utenti e brand, che producono e forniscono gratuitamente i loro elaborati al motore di ricerca, spesso a scopo promozionale. Salvo ripensamenti tale strategia non verrà modificata in vista del nuovo progetto per dotare Chrome di una nuova veste grafica.

Al momento la società di Mountain View non ha comunicato ulteriori dettagli sul suo piano legato al browser e ai nuovi temi grafici, ma ha comunque confermato l’adesione “per la gloria” di diverse decine di artisti e illustratori al progetto. Il nuovo corso artistico di Chrome potrebbe rilanciare le sorti del browser, ancora schiacciato dall’agguerrita concorrenza degli ormai storici e consolidati Internet Explorer e Firefox.

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