La situazione sembra stia tornando lentamente alla normalità ed i servizi hanno ripreso a funzionare, seppur non a pieno ritmo ma quanto meno in maniera sufficiente da far tirare un sospiro di sollievo agli utenti. L’incidente accaduto nella farm aretina di Aruba sembra dunque essersi risolto e a distanza di diverse ore dalle prime segnalazioni i gestori del servizio hanno fatto luce sulla vicenda illustrando le motivazioni del down: a causare il black-out pare sia stata «un’interruzione dell’alimentazione determinata da un guasto dell’impianto elettrico».
L’incedente potrebbe inoltre essere una spiacevole ed imprevista conseguenza dell’incendio divampato nel corso del mese di aprile nella medesima farm, causando una lunga sospensione e mettendo in serio pericolo le infrastrutture e gli apparecchi ospitati dalla società. Questa volta il danno sembra sia stato di minore entità, al punto di permettere ai gestore di ristabilire l’alimentazione elettrica dopo meno di un’ora dal problema, mentre gli altri servizi hanno necessitato di maggiore cautela prima di essere ripristinati.
Nel comunicato ufficiale il gruppo annuncia poi importanti novità in arrivo entro pochi mesi al fine di rendere la Webfarm 1, quella coinvolta dal black-out di ieri, più sicura ed efficiente: i lavori per il raddoppio degli impianti sembrano destinati ad essere ultimati a breve, garantendo dunque maggiore ridondanza e spianando la strada ad ulteriori opere di manutenzione previste per il mese di settembre, durante il quale gli addetti ai lavori provvederanno all’aggiornamento del power center.
Per il futuro Aruba prevede inoltre l’implementazione di un sistema in grado di porre rimedio ad eventuali guasti in una delle due Webfarm, erogando un servizio senza sosta anche in caso di problemi. La nota si chiude con un ringraziamento verso i propri clienti per la «comprensione manifestata»: numerosi sono stati infatti gli utenti che a causa del down della farm sono stati impossibilitati ad accedere ai propri portali e servizi di posta elettronica, con danni anche di natura economica. La situazione sembra dunque destinata a risolversi entro breve, ma resta tuttavia un’ombra di mistero sul lungo silenzio in cui il provider si è chiuso durante le ore di black-out, senza comunicare alcuna novità e fornire alcuna spiegazione ai propri clienti, desiderosi di conoscere i perché di tale situazione.