Il 29 aprile sarà una data che certamente Aruba, noto provider e fornitore di servizi hosting, si ricorderà per un bel pezzo. Un principio d’incendio nella sala degli UPS della sua principale webfarm sita ad Arezzo, ha fatto collassare la maggior parte dei suoi server con l’ovvia conseguenza di aver mandato down oltre 1 milione di siti internet. L’incendio infatti ha messo in moto i sistemi di sicurezza della webfarm che hanno fatto spegnere automaticamente tutta l’infrastruttura. Nessuna perdita di dati quindi, ma l’incombenza di ripristinare i sistemi di alimentazione energetici e di riavviare tutte le sale server.
Non un lavoro da poco, che richiederà molto tempo per essere completato e che causerà ancora problemi per un bel po’ di tempo. Mentre scriviamo, Aruba sta piano piano ripristinando il funzionamento della sua rete, ma sono previsti ulteriori possibili down casuali, dovuti a lavori sulla rete di alimentazione delle sale server. Non c’è una vera tempistica per il ritorno alla normalità, ma i tecnici Aruba stanno lavorando oramai da moltissime ore con la massima celerità.
Sicuramente nel giro di 12, massimo 24 ore la situazione dovrebbe tornare nella norma, ma per Aruba potrebbe aprirsi poi una situazione ancora più complicata e cioè gestire le migliai di utenze infuriate che già meditano una colossale class action.
Il down di queste ore non ha messo off line solo sitarelli amatoriali di poco conto, ma anche moltissimi servizi professionali che si appoggiano al network di Aruba. Pensiamo per esempio alla posta certificata che per oltre mezza giornata non ha funzionato lasciando nel panico migliaia di professionisti.
Pensiamo poi ai server di posta di moltissime aziende non più in grado di ricevere posta e pensiamo anche a quei reseller o piccole ditte che affittano i server da Aruba per offrire spazio Web ai prorpri clienti.
Insomma la giornata di oggi per molti è stata davvero drammatica, ma lo sarà probabilmente di più per Aruba nei prossimi giorni.
In caso di sviluppi evidenti sul ripristino del network di Aruba, vi aggiorneremo.