Perché questo silenzio? Perché Aruba durante le lunghe ore di down del suo network non ha voluto avvertire i suoi utenti e rassicurarli sulla pronta risoluzione del problema? Probabilmente a queste e ad altre domande non avremo mai risposta e l’unico dato certo è la rabbia dei clienti di Aruba che a 48 dall’incredibile guasto sono ancora sul piede di guerra. Ed è stata proprio la mancanza di comunicazione tra l’azienda e i propri clienti la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
A nulla valgono le successive e tardive comunicazioni dell’azienda che spiegano che il problema è sorto a causa di un guasto all’impianto elettrico che ha di fatto spento i server. A nulla valgono le due righe di scuse e le promesse di futuri upgrade tecnici, perché giustamente i clienti chiedono molto di più.
Già perché i danni sono stati molti. Non solo i siti amatoriali sono andati down, ma anche molti servizi professionali. Non bastasse alcuni server di Aruba, a causa dello sbalzo di tensione, si sono proprio rotti, causando un ulteriore problema nel problema con la necessità di ripristinare vecchi backup dei sistemi per riprendere a funzionare. Palese il caso del noto portale Macitynet che in un Tweet ha comunicato che i dischi del suo server presso Aruba, a causa dello sbalzo di tensione, si sono rotti.
Esempio principe di una situazione davvero incredibile che ha sconcertato la maggior parte dei clienti Aruba. Che succederà ora? Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra e sicuramente si faranno sentire per garantire un risarcimento ai clienti colpiti da questi guasti e parallelamente molti clienti stanno già studiando la carta dei servizi di Aruba per verificare se ci sono gli estremi per chiedere ulteriori risarcimenti danni. Ma meglio di tutto sarebbe un bell’intervento dell’azienda per cercare di riconquistare la fiducia dei proprio clienti.