ASICS ha scelto: per portare maggior innovazione sui propri prodotti pensati per l’attività fisica il brand giusto è Runkeeper. L’acquisizione è pertanto cosa fatta e l’annuncio arriva per voce del fondatore del gruppo acquisito, Jason Jacobs: al momento non è nota la cifra messa sul piatto dalla ASICS Corp.
Agli utenti giungono i ringraziamenti e le rassicurazioni di Runkeeper: la community supera ormai i 45 milioni di utenti a livello mondiale e per questi ultimi i servizi continueranno senza alcuna interruzione. Jacobs, anzi, si dice certo che d’ora innanzi ci saranno più risorse e miglior organizzazione per far fronte alle ambizioni di crescita proprie del gruppo, potendo così alzare ulteriormente l’asticella rispetto a quelle che erano le limitate possibilità del recente passato. Nessuno scossone in vista, insomma, ma una continuità di sviluppo che andrà a sfociare nella nascita di nuove ed ulteriori soluzioni.
Appare chiara l’intenzione da parte di ASICS di creare una nuova soluzione wearable che sappia coniugare il capo d’abbigliamento ai dati cloud attraverso sensori e smartphone per la raccolta dei dati e il monitoraggio dell’attività fisica eseguita. Runkeeper può insomma diventare il valore aggiunto della produzione ASICS, offrendo all’utenza qualcosa che va ben oltre la semplice cura dell’esperienza di fitness: l’abbigliamento diventa parte del servizio di assistenza ricevuto, ampliando il modello di business attuale (basato sulla semplice vendita di prodotti) ed esplorando un nuovo tipo di rapporto con il cliente finale.
La scelta di Runkeeper non è casuale, e basata su una affinità che viene a galla direttamente dalle statistiche d’uso del servizio: Jacobs ha spiegato come le scarpe ASICS siano di gran lunga le più utilizzate dai “runkeeper” di tutto il mondo. Il feeling che questa fetta di mercato ha maturato con entrambi i brand potrà ora veder ampliate le sinergie possibili tra le parti e la tecnologia indossabile renderà possibili nuove creatività per offrire un’esperienza di running innovativa e motivante. L’esempio Adidas ha evidentemente fatto scuola con l’acquisizione di Runtastic, modello che si fa largo ora in Asics optando per la scelta più ovvia tra quelle disponibili.
Un nuovo inizio per Runkeeper, ora immersa in una realtà più ampia e con maggiori possibilità di sviluppo; un nuovo inizio per Asics, che così facendo va a sfidare progetti come Nike+ portando nuova linfa al precedente esperimento My ASICS. E un nuovo «happy running» per milioni di utenti, per i quali l’attività fisica è sempre più ricca di layer digitali in grado di monitorare le performance, guidare gli allenamenti e cercare motivazioni nella condivisione dei propri traguardi.