La cavalcata di Ask Jeeves passa per l’Italia. Il motore di ricerca, nel continuo tentativo di farsi spazio tra i big del settore, ha sfoderato la versione italiana del proprio sito web. Il tutto inizia in sordina, con solo alcuni servizi attivati ma con ampie promesse: «grazie alla sua unica tecnologia di ricerca e ai suoi strumenti esclusivi, Ask Italia è il modo più veloce di ottenere i risultati più rilevanti per le tue ricerche». Ask.it si configura come l’ennesima versione del motore al di là della versione originale in lingua inglese (già attive complessivamente, infatti, 7 versioni: Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Giappone, Stati Uniti e Paesi Bassi).
Per l’Italia i servizi attivati sono al momento Bloglines e MioAsk. Se il primo è utile ad aggregare i propri feed preferiti ed a creare un proprio blog, il secondo è utile a salvare immagini o pagine preferite sul proprio account permettendo così di reperire i contenuti stessi nel tempo. Non risulta essere ancora attiva la speciale ricerca immagini da poco messa a punto nei laboratori IAC/InterActiveCorp ed in grado di guidare l’affinamento della query per facilitare il raggiungimento del risultato desiderato.
L’apertura del versante italico del motore sembra essere una logica conseguenza dell’apertura del centro R&D di Pisa che IAC ha affidato all’italiano Antonio Gulli. Ask Jeeves trova dunque l’Italia, ma perde il “Jeeves”: il maggiordomo è da tempo destinato alla pensione ed il passaggio al semplice Ask.com (o Ask Italia per il nostro paese) è in pieno svolgimento. Entro fine mese dovrebbe entrare ufficialmente in vigore il nuovo brand.