Semplice e sicuro, ripetuto ossessivamente, perché questo è il messaggio che Samsung sta cercando di far passare per garantirsi il miglior esordio possibile: Samsung Pay è un sistema semplice e sicuro con il quale effettuare i propri pagamenti. Semplice, sicuro e veloce: la percezione del sistema sarà fondamentale per le sue possibilità di imporsi, e questi tre ingredienti sono fondamentali per la buona riuscita del progetto. Gli elementi ci sono tutti, le prerogative sono quelle corrette: Samsung Pay può far fare un salto di qualità al mondo cachless italiano.
Samsung Pay: semplice e sicuro
L’esordio è previsto ormai in tempi brevi. Samsung ha già annunciato la disponibilità di una anteprima tramite apposita richiesta, ma l’apertura al grande pubblico è comunque ormai del tutto imminente. L’importanza del servizio è data dall’incrocio tra due elementi: da una parte v’è l’ampia presenza di terminali Samsung sul mercato, il che abilita fin da subito un alto numero di utenti a questo nuovo modo di pensare i pagamenti e la fruizione del denaro. Dall’altra v’è la crescita costante del mercato cashless, l’impulso diffuso ad una modalità di pagamento sempre meno legata al contante e sempre più propensa all’uso dello strumento mobile.
Il momento della svolta potrebbe essere vicino, insomma: le resistenze ad un utilizzo del denaro per via digitale si vanno assottigliando e la base di utenti abilitata potrebbe presto raggiungere quella soglia critica che ne moltiplicherà la diffusione. Samsung Pay giunge in questo preciso momento e candidandosi potenzialmente a rappresentare la goccia in grado di far traboccare il vaso.
Semplice, semplice, semplice: un semplice tap sullo schermo, la selezione della modalità di pagamento desiderata, l’appoggio del terminale sul POS. Non serve altro. Nulla di differente dall’estrarre il contante dal portafoglio per sporgerlo al commerciante, insomma: una volta impostato il servizio, il resto è questione di tap sul display con pochi istanti di impegno e la minima concentrazione necessaria all’espletamento di manovre tanto semplificate.
Sicuro, sicuro, sicuro: il sito ufficiale Samsung lo ripete con ostinazione, ricordando come l’identificazione biometrica (impronta digitale o iride) abbinata al PIN, nonché la tokenizzazione dei dati della carta di pagamento (per dissociare i dati della carta dai dati della transazione), nonché ancora le misure di sicurezza integrate in Samsung Knox, siano tutti tasselli in grado di blindare il device e garantire il pieno controllo sul proprio denaro. Anche l’eventuale smarrimento dello smartphone non è un problema: «si può usare il servizio Samsung “Trova Dispositivo Personale” per bloccare Samsung Pay», agendo così da remoto sul proprio account per disabilitare l’accesso alle carte registrate sul servizio.
A dimostrazione di quanto il gruppo intenda facilitare le operazioni e garantire la miglior esperienza d’uso possibile, va sottolineato come il servizio sia in grado di funzionare anche in assenza di connessione. Specifica infatti Samsung tra le FAQ del servizio: «Samsung Pay può gestire diverse transazioni anche in assenza di una connessione dati»: la cifra viene infatti veicolata nel momento in cui il ritorno online consente l’invio dell’operazione, garantendo tuttavia un ragionevole margine di spesa per evitare che un breve distacco dalla rete (cosa non certo inusuale nei negozi fisici) possa minare la transazione a discapito sia del venditore, sia del gestore della carta, sia delle intenzioni di acquisto dell’utente.