Aspettando tarallucci, vino ed intercettazioni

Aspettando tarallucci, vino ed intercettazioni

La scorsa settimana. Skype ha diramato una nota, evidentemente inviata soltanto ad alcune tra le massime testate editoriali, probabilmente quelle già vicine al caso fin dal principio. Due, in particolare, hanno subito pubblicato la notizia: l’una italiana, Repubblica.it, e l’altra americana, ZDNet. I due titoli:

Repubblica.it:
“Skype collaborerà con la polizia per inseguire i criminali sul VoIP”
ZDNet:
“EU agency backtracks on Skype crime claims”

Repubblica.it parla espressamente di “passo indietro” da parte di Skype, e lascia intendere come l’UE abbia ottenuto un grande successo diplomatico.

CNet sottolinea il passo indietro dell’UE, che prima accusa Skype e poi ritratta correggendo il proprio stesso comunicato stampa.

Chi ha ragione? Impossibile dirlo, o almeno è impossibile senza aver assistito dal vivo al dialogo tra le parti. Certo sono due approcci alquanto differenti, e sarebbe fin troppo semplice pensare che siano due lati della stessa medaglia. In questo caso sì, le due parti hanno fatto entrambe un passo per avvicinarsi, ma non è dato a sapersi chi l’abbia fatto prima, chi l’abbia fatto più lungo, o chi l’abbia fatto per forza.

Poco importa, tutto sommato, e questo post può limitarsi a notare il diverso approccio alla notizia da parte delle due fonti. Ma due interessi differenti da difendere significano due significati differenti trasmessi. Quel che conta, come sempre, alla fin fine saranno i fatti. E quelli li si potrà analizzare soltanto a bocce ferme, quando Eurojust e Skype dirameranno un comunicato congiunto conclusivo fatto di tarallucci, vino ed intercettazioni.

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