Dopo aver visitato inialmente la Terra Santa all’epoca delle crociate, passando poi per l’Italia rinascimentale, l’America ai tempi della rivoluzione civile e infine le isole dei Caraibi popolate dai pirati, la serie più famosa di Ubisoft potrebbe toccare anche il Giappone feudale. È questa una delle ambientazioni possibili per Assassin’s Creed 5, titolo che con tutta probabilità sarà annunciato già nei prossimi mesi dal publisher francese, per poi arrivare sul mercato entro la fine dell’anno su PC e console.
A parlarne è Jean Guesdon, direttore creativo di Black Flag, che non esclude alcuna ipotesi per le location che ospiteranno i futuri capitoli della saga. Grazie all’espediente narrativo dell’Animus (un macchinario capace di recuperare i ricordi degli antenati), è infatti possibile portare i giocatori in qualsiasi periodo storico, senza creare incoerenze nell’evolversi della trama. Ecco la parte dell’intervista a cui si fa riferimento, tratta direttamente dalle pagine del sito VG247.
Il Giappone feudale rimane, così come numerosi altri periodi e location, una delle possibili future ambientazioni del franchise, grazie all’Animus. L’intera storia del genere umano è il nostro terreno di gioco.
Non è la prima volta che si discute di Assassin’s Creed 5 e del setting scelto da Ubisoft. In ottobre è stata formulata un’ipotesi sull’antico Egitto, tra piramidi, faraoni e le acqua del Nilo, con una dichiarazione del game director Ashraf Ismail rilasciata alla redazione di Examiner. Eccola riportata di seguito.
Non sto dicendo che andremo proprio lì, ma un giorno mi piacerebbe scegliere l’Egitto come ambientazione per un titolo. L’antico Egitto potrebbe rappresentare davvero un posto interessante. Avremmo un motivo molto valido per farlo, grazie al dispositivo Animus che ci consente di viaggiare ovunque nel corso della storia.