Assassin’s Creed: Valhalla è stato annunciato ufficialmente da Ubisoft, garantendo novità a tutti i fan della saga. Specie per l’ambientazione. Pensandoci bene, il franchise da sempre ha successo perché il suo fulcro non è la storia, e neppure il protagonista. Il suo cuore pulsante è proprio l’ambientazione, che cambia di capitolo in capitolo per far vivere al giocatore esperienze sempre nuove attraverso il tempo.
In questo risiede la sua unicità: non ci sono infatti altri videogiochi che vengono attesi dal pubblico per le location e il periodo in cui sono narrate le vicende. Di solito, un titolo attira gli utenti in base al tema, come la fantascienza, l’horror o l’avventura, o per il genere, tipo l’action, l’adventure, l’RPG. Assassin’s Creed invece, di volta in volta, riesce a distaccarsi da un’ambientazione per riproporsi in posti completamente nuovi con il capitolo successivo. Alcune volte il titolo si rinnova totalmente, altre volte copia e incolla le meccaniche di gioco su un episodio nuovo. In ogni caso, i giocatori si ritrovano ogni anno a dibattere se ci saranno i pirati, i samurai, i pistoleri o quello che sarà, ed è qualcosa che per nessun altro videogioco si verifica.
Per quanto riguarda Assassin’s Creed: Valhalla, come lascia intuire il titolo stesso, i riflettori puntati addosso ce li avranno i Vichinghi. Pertanto, si può dedurre che l’utente si ritroverà catapultato in un’epoca in cui non c’è una tecnologia avanzata, non esistono mezzi di trasporto diversi da cavalli e navi, e non esistono neppure le armi da fuoco. A fare da padrona sarà indubbiamente l’affascinante ambientazione nordica, con i fiordi norvegesi e le vaste distese naturali. La popolazione sarà divisa in clan, ognuno dei quali dovrebbe avere un capo, riuniti all’interno di villaggi ben protetti.
Assassin’s Creed: Valhalla e le divinità norrene
Il titolo del prossimo capitolo è Valhalla, un chiaro riferimento alla mitologia norrena. Diversamente da quella greca o egizia, la mitologia nordica ha subito in maniera più netta lo scorrere del tempo, dato che gran parte di essa è stata tramandata oralmente. L’unico testo pervenuto al riguardo è l’Edda. Assassin’s Creed: Valhalla potrebbe dare ampio spazio agli dei, dunque val la pena conoscere i più importanti (molti nomi potrebbero suonare familiari ai fan Marvel): il re è Odino, Thor e Baldr sono due dei suoi figli più iconici, Loki è il dio dell’Inganno figlio del gigante Farbauti e della dea Laufey. C’è poi Heimdallr, protettore del Bifrost e guardiano degli dei.
Il nuovo gioco Ubisoft sarà insomma ambientato durante l’era vichinga, che ebbe luogo tra il 793 e il 1066 d.C.. La software house francese ha scelto una via non convenzionale per annunciare il titolo, ovvero attraverso un livestream di Photoshop. L’artista Kode Abdo ha lentamente e minuziosamente disegnato l’immagine che è possibile vedere qui sotto mentre i fan hanno iniziato a speculare sull’ambientazione.
In realtà, l’ambientazione vichinga si vociferava da tempo, ma il modo in cui Abdo ha costruito la scena ha instillato alcuni dubbi sul periodo preciso. Ad esempio, la rovina che è possibile vedere in alto a destra ricorda un castello, e alcuni storici appassionati di gaming hanno ipotizzato che il titolo potrebbe posizionarsi cronologicamente vicino al periodo della conquista normanna dell’Inghilterra.