L’assegno unico 2025 porta con sé importanti novità per le famiglie italiane, grazie alla recente manovra economica. I pagamenti inizieranno a partire dal 20 gennaio 2025 per coloro che hanno già ricevuto la prestazione senza variazioni. Per chi invece percepisce l’assegno per la prima volta o ha subito modifiche, gli accrediti arriveranno entro la fine del mese.
Il ritardo nei pagamenti 2025 è dovuto all’introduzione del nuovo sistema Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria), operativo dal 1° gennaio 2025. Questo sistema, sviluppato dall’Inps in collaborazione con la Banca d’Italia, mira a semplificare le procedure amministrative e modernizzare i pagamenti, sebbene l’allineamento iniziale dei flussi telematici abbia causato qualche slittamento temporaneo.
Novità per l’Assegno Unico 2025
La recente manovra economica ha introdotto un aumento del 50% dell’importo per il primo anno di vita del bambino, con un contributo mensile che supera i 300 euro per le famiglie con un reddito Isee fino a 40.000 euro. Inoltre, l’assegno unico non influirà più sul calcolo dell’Isee, ad eccezione delle richieste per il bonus nido. È prevista anche una rivalutazione dello 0,8% basata sull’indice Istat, che porterà l’assegno base a 57,45 euro per redditi superiori a 45.574,96 euro e l’importo massimo a 200,99 euro per Isee fino a 17.227,33 euro.
Come Verificare i Pagamenti
Le famiglie possono controllare lo stato dei pagamenti 2025 accedendo alla sezione personale “Fascicolo previdenziale del cittadino” sul portale Inps. Qui sarà necessario selezionare le voci “Prestazione” e “Pagamenti” e indicare l’anno di riferimento, ovvero il 2025.
Rinnovo Automatico e Scadenze Isee
Per i genitori che già percepiscono l’assegno unico, non sarà necessario presentare una nuova domanda, poiché il rinnovo avverrà automaticamente. Tuttavia, per ricevere l’importo corretto, è fondamentale aggiornare l’Isee entro il 28 febbraio 2025. In caso contrario, l’importo sarà ridotto al minimo a partire da marzo, ma sarà possibile recuperare gli arretrati presentando l’Isee entro il 30 giugno 2025.
Queste modifiche, insieme all’adozione del sistema Re.Tes., rappresentano un significativo passo avanti verso una gestione più moderna ed efficiente, garantendo un supporto economico più mirato alle famiglie italiane.