Assemblare un computer in casa non è sicuramente una passeggiata, ma, non è neanche un’impresa impossibile, vediamo però quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa operazione.
Tra i vantaggi possiamo includere il fatto che si possono scegliere tutti i componenti che reputiamo necessari alla realizzazione del nostro computer, dalla mainboard, alla CPU al case. Gli svantaggi sono pochi ma, abbastanza rischiosi, non tanto per la persona, quanto per il portafoglio, perché, se un assemblatore commette un errore, può sempre rimediare utilizzando un nuovo componente che ha sullo scaffale (ovviamente anche il suo portafoglio ne risente), se l’errore lo facciamo noi, oltre al danno accuseremo anche un minimo di frustrazione per l’errore commesso, è anche necessario tenere in conto la garanzia sul prodotto, che, se acquistato in negozio sarà di almeno 2 anni, indipendentemente dai componenti installati, mentre, nel nostro assemblaggio casalingo la garanzia sarà quella prevista sul singolo componente, prevista dal costruttore.
In questo articolo iniziale ipotizziamo l’assemblaggio del nostro nuovo computer dopo aver attentamente soppesato i vantaggi e gli svantaggi.
Esaminiamo brevemente quali componenti sono necessari per il corretto assemblaggio del nostro computer:
- Case Atx;
- Mainboard;
- Floppy Disk;
- Hard Disk;
- Masterizzatore Dvd;
- Memoria;
- Processore/Dissipatore;
- Scheda Video;
- Scheda Audio;
- Casse Audio;
- Tastiera;
- Mouse;
- Monitor;
Questi in sintesi sono i componenti necessari per un sistema completo, per procedere all’acquisto di ogni componente è necessario decidere quale sarà l’uso che faremo del nostro computer, quale budget abbiamo disponibile e quanto spazio abbiamo sulla scrivania che dovrà ospitare il computer.
Ipotizziamo che il computer dovrà avere un uso misto, cioè sarà usato come strumento di lavoro, di gioco ed anche come strumento multimediale per la visione di film in DVD ed ascolto di CD musicali, quindi, un sistema polivalente, sicuramente abbastanza potente da poter effettuare tutte queste attività.
Per finire questo primo articolo analizziamo la scelta del case, che, a prima vista può sembrare semplice ma, in realtà non lo è. Se abbiamo poco spazio disponibile optiamo immediatamente per un case MiniTower o MidiTower, che è in sintesi un desktop in verticale posizionabile sotto la scrivania liberando così molto spazio.
La prima cosa che osserviamo è, ovviamente, come si presenta esternamente, non cerchiamo esagerazioni stilistiche, è sufficiente che si integri bene con l’ambiente circostante, normalmente, un case di colore nero si abbina bene con qualsiasi ambiente, successivamente passiamo al componente più importante presente nel case, l’alimentatore, dato che abbiamo fatto una scelta iniziale per un computer per uso misto, accertiamoci che l’alimentatore possa erogare una potenza di almeno 600 Watt, questa scelta ci mette al sicuro da eventuali upgrade futuri, che, le ventole di raffreddamento siano di ottima qualità e molto silenziose, di dimensione generosa. Controlliamo anche che, all’interno del case sia presente una ventola da 80/120 mm che aiuterà il deflusso del calore all’esterno.
Ora, osserviamo il frontale del case, per l’assemblaggio ci serviranno pochi alloggiamenti per i componenti scelti, ma, è sempre meglio avere qualche alloggiamento in più, per eventuali aggiunte future, quindi, scegliamo un modello che contempli almeno 3 alloggiamenti da 5 e 1/4, 2 da 3 e 1/2 e almeno 2 uscite USB frontali.
Dato che stiamo effettuando un acquisto importante, scegliamo addirittura un case che ci dia la possibilità di essere aperto senza alcun attrezzo, ne esistono diversi modelli con slitte laterali o con leve in plastica con serratura di sicurezza.
Bene, il primo articolo si conclude qui, nel prossimo articolo procederemo con il montaggio della mainbord all’interno del case.