L’Assistente di Google è da qualche tempo sbarcato anche sulla piattaforma iOS, proponendosi come una valida alternativa a Siri, la voce digitale presente di default su tutti gli iPhone e gli iPad. Oggi il software di Big G si aggiorna nella sua versione per device Apple, includendo la possibilità di richiamare l’assistente con il noto comando “Ok Google”. Vi è però uno step aggiuntivo rispetto alla controparte Android: servirà richiamare prima Siri.
Il tutto è stato reso possibile dalle Siri Shortcuts, le scorciatoie dell’assistente di Cupertino annunciate e introdotte con iOS 12. Per predisporre il supporto a “Ok Google” è però necessario qualche passaggio: si deve infatti registrare un messaggio contenente la frase d’accesso e, ogni volta che verrà udita da Siri, aprirà automaticamente il software di Google. È quindi evidente come, prima di sfruttare il richiamo di Big G, sarà necessario attivare Siri sia dal device che con il comando “Hey Siri”.
È inoltre possibile impostare delle routine: pronunciando “Goodnight Google”, ad esempio, Siri potrebbe aprire l’Assistente rivale per avviare un ciclo di comandi, come lo spegnimento delle luci, la chiusura delle porte e la gestione degli altri dispositivi connessi a Google Home. Naturalmente, per i device HomeKit, il modo più semplice e immediato è rivolgersi a Siri o all’apposita app di iOS.
[embed_twitter]https://twitter.com/MattAHorton/status/1065079155656658944[/embed_twitter]
Come già accennato, l’esperienza non è così immediata come sui dispositivi Android, dove non sono necessari passi propedeutici per poter attivare l’Assistente Google. Allo stesso modo, però, apre un mondo di nuove possibilità agli utenti iOS, i quali possono non solo sfruttare Siri, ma anche approfittare di strumenti di terze parti come la soluzione proprio di Google, Alexa e molti altri ancora. Con le Shortcuts di Siri, inoltre, le modalità d’uso diventano pressoché infinite.