Come promesso la scorsa settimana in occasione del Mobile World Congress 2017 di Barcellona, l’Assistente Google raggiunge tutti i dispositivi equipaggiati con le piattaforme Android 7.0 Nougat e Android 6.0 Marshmallow (oltre che con Google Play Services), portando il sistema di intelligenza artificiale sviluppato dal gruppo di Mountain View anche su smartphone e tablet diversi rispetto a quelli della linea Pixel.
Si tratta di un rollout graduale che, purtroppo, al momento interessa solo gli Stati Uniti. Per attivare l’IA è sufficiente mantenere premuto il pulsante Home oppure pronunciare il comando vocale “Ok Google” (come già avviene per abilitare istantaneamente Google Now) dopodiché vi si può interagire come meglio si crede, chiedendo ad esempio tramite la propria voce di creare un promemoria, di inserire un evento nel calendario, di avviare la riproduzione dei contenuti multimediali, di cercare informazioni online o di trovare le indicazioni stradali per raggiungere un determinato indirizzo.
Quando hai le mani impegnate, tra la cucina e i bambini. Quando stai partendo per un viaggio dell’ultimo minuto. Quando stai vincendo una scommessa con i tuoi amici. O quando hai bisogno di una dormita rigenerante prima di cena. È ora di incontrare il tuo assistente per la cucina, per l’avventura, per i “te l’avevo detto” e per il riposo.
È ormai accertato quanto bigG stia puntando sull’Assistente Google per garantirsi un futuro nel campo dei servizi legati all’intelligenza artificiale. Rappresenta la sfida del gruppo a tecnologie concorrenti come Alexa di Amazon, Cortana di Microsoft o Siri di Apple, sviluppata per semplificare la vita degli utenti nelle singole azioni quotidiane. Altri device che potranno disporre di questo sistema, oltre allo smart speaker Google Home e agli smartwatch con Android Wear 2.0, saranno le dashboard equipaggiate con Android Auto nonché tutti i televisori e i set-top box basati sulla piattaforma Android TV.