Associated Press e Yahoo hanno firmato un contratto di partnership utile a portare i contenuti AP sulle pagine del gruppo di Sunnyvale. La firma è stata confermata da entrambe le parti e getta nuova luce sui rapporti tra Associated Press e la Rete.
I dettagli più interessanti non sono stati al momento diramati: non si sa, ad esempio, l’ammontare economico dell’accordo; non si sa, al tempo stesso, quali siano i dettagli legali dell’operazione, ed è questo un aspetto sul quale AP ha scommesso parecchio per trovare la giusta dimensione monetizzabile sul Web. Il terzo incomodo in questa storia è Google: il gruppo ha infatti tentato di far valere la popolarità dei propri servizi per portare ad AP un’offerta quantitativamente irrinunciabile. AP ha però mostrato di voler controllare la trattativa ed i nuovi contenuti dell’agenzia non sono infatti più indicizzati dai server di Mountain View.
Associated Press sta tentando, non senza difficoltà, di portare la propria attività sul web in modo remunerativo. La copia dei contenuti e la loro moltiplicazione su siti non autorizzati è il principale problema che il gruppo intende affrontare, ma è questa una sfida non semplice da vincere. L’accordo con Yahoo è però significativo almeno dal punto di vista dei termini economici, poiché AP dimostra di aver trovato un equilibrato rapporto contrattuale con il principale rivale di Google (peraltro concentrato, da qualche tempo, più sui contenuti che non sulla ricerca online, ormai concessa in gestione ai meccanismi di Bing).
Con Google e Microsoft la licenza di distribuzione è tuttora in discussione. La sospensione dell’indicizzazione di nuovi contenuti su Google News dimostra quanto le parti siano ancora distanti, ma al tempo stesso in contatto: i contenuti vecchi, infatti, non sono scomparsi e le parti stanno discutendo i termini per un prolungamento dei rapporti.
Il momento è per molti versi cruciale. Google non intende perdere un partner come AP e AP, da parte sua, non può permettersi di perdere un hub fondamentale quale Google. Le parti dovranno però trovare un punto di incontro, ed AP non sembra disposta ad accettare i termini concordati in passato. Quel che probabilmente ha portato a Yahoo una firma immediata è nella considerazione differenziata dei contenuti, con pagamento maggiorato per contenuti esclusivi di maggior prestigio.