Assoprovider, 10 consigli per la banda larga

Assoprovider ha colto l'occasione del convegno organizzato in cooperazione con la Confcommercio per alzare nuovamente la voce contro Telecom Italia e contro quella situazione legislativa che in Italia tiene al cappio lo sviluppo della banda larga
Assoprovider, 10 consigli per la banda larga
Assoprovider ha colto l'occasione del convegno organizzato in cooperazione con la Confcommercio per alzare nuovamente la voce contro Telecom Italia e contro quella situazione legislativa che in Italia tiene al cappio lo sviluppo della banda larga

Il convegno Confcommercio-Assoprovider “Internet e banda larga. Dalla regolamentazione al territorio, dal territorio alla regolamentazione” ha permesso alle due associazioni di alzare nuovamente i toni del dibattito concernente la banda larga in Italia. Gli appelli assumono particolare importanza nel momento in cui la campagna elettorale scandisce l’avvicinarsi al giorno delle votazioni e nelle ultime ore entrambi gli schieramenti hanno promesso interventi in merito (cogliendo, se non altro, l’accresciuta sensibilità al problema).

Assoprovider ha inteso sottolineare soprattutto 10 snodi principali su cui sviluppare l’intera proposta da portare avanti:

  • Favorire la concorrenza e liberalizzazione attraverso la separazione di Telecom Italia in due società (opportunità più volte respinta dalla stessa Telecom) e la promozione di iniziative Infratel-like («tali infrastrutture andrebbero poi affittate agli operatori a prezzo di costo, per un loro utilizzo in regime di concorrenza»)
  • Creazione di un catasto delle risorse di telecomunicazione al fine di evitarne la duplicazione ed un uso (o creazione) al di fuori della logica
  • Utilizzare infrastrutture wireless standard e sostenere il wireless broadband in tecnologie non proprietarie
  • Apertura del mercato del mobile («si tratta di smantellare l’oligopolio delle Telco nel mobile: nonostante facciano uso di infrastrutture che costano 5 volte meno dell’equivalente fisso, praticano prezzi all’utente finale 10 volte superiori»)
  • Favorire e incentivare un processo di convergenza tra il settore delle telecomunicazioni e quello della radiodiffusione
  • Rafforzamento e razionalizzazione delle Authorities coinvolte nelle problematiche legate a Internet
  • Creazione di una commissione parlamentare su internet a difesa delle libertà individuali / fondamentali: la proposta assume matrice politica costruttiva nel rilevare il fatto che «nelle ultime legislature è mancata in Parlamento una Commissione sui temi della rete, che raccogliesse una documentazione costante e aggiornata sul suo sviluppo»
  • Marketplace di Consip: creazione del settore tlc
  • Sostegno allo sviluppo del Venture Capital e creazione di una borsa low cost per il settore
  • Revisione completa della filosofia dei progetti e-gov ed ecommerce («finanziando solo dopo una attenta valutazione preventiva di impatto»)
  • Al coro si aggiunge anche l’appello di Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum, il quale rileva una atavica deregulation del settore che ha permesso il sedimentarsi progressivo della situazione attuale lontano da un principio di “servizio universale” comprendente quell’«efficace accesso ad internet» previsto dall’Art. 54 del Codice delle comunicazioni elettroniche.

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