«Assoprovider invoca la separazione STRUTTURALE»: un nuovo comunicato diramato dall’Associazione dei provider usa parole incisive e toni forti per inviare al’AGCOM un chiaro messaggio di sfida. Il tutto è causato da quello che Assoprovider considera un errato approccio dell’Authority al mercato, approccio che in prativa va a confermare le politiche Telecom Italia («terna rete-servizi-contenuti») rendendo completamente asfittica l’atmosfera concorrenziale del settore.
«Se lo schema di provvedimento di AGCom rimarrà inalterato, Telecom Italia potrà attuare indisturbata variazioni economiche all’utenza finale senza dare alcun conto delle incongruenze con l’offerta agli operatori e senza più alcun vincolo di comunicazione e valutazione preventiva sulla replicabilità. Quello che è presumibile aspettarsi è che Telecom Italia varierà le offerte a suo piacimento, e, solo dopo aver devastato il mercato (pre-emption), “forse” interverrà un adeguamento dell’offerta verso gli Operatori alternativi»: il riferimento al comportamento tenuto da Telecom in occasione della distribuzione della Flat Internet (concorrenza spiazzata con un’offerta al minuto al ribasso non corrisposta da una relativa offerta wholesale) sembra chiaro.
L’elemento nuovo del comunicato è una precisa presa di posizione nei confronti di AGCOM. Assoprovider infatti chiede esplicitamente un giro di vite in assenza del quale si procederà presso le sedi opportune: «Assoprovider reclama e ribadisce quindi l’esigenza di un decisivo ed effettivo rafforzamento delle attività di controllo dell’AGCom in modo tale da garantire l’applicazione di quanto previsto dalle delibere promulgate negli anni passati e che impedisca di disattenderle per mancanza di controlli. Se non interverranno opportune correzioni sui punti indicati Assoprovider si vedrà costretta a denunciare il comportamento di AGCom nelle opportune sedi nazionali ed internazionali».